“Gallarate per le generazioni”: una sezione del programma di Margherita Silvestrini è incentrata su giovani e famiglie.
«Vogliamo offrire un sostegno alle neo mamme – spiega la candidata sindaco del centrosinistra –. Con un aiuto di tipo economico, laddove necessario, ma per tutte pensiamo a un supporto professionale da parte di puericultrici o ostetriche».
Tra le idee, c’è poi quella di «uno sportello per le giovani coppie e le nuove famiglie arrivate in città per orientarle tra i servizi scolastici, lavorativi, sportivi e culturali».
Il tema delle giovani famiglie si collega a quello degli affitti: «Sappiamo – osserva Silvestrini – che spesso i prezzi sono difficili da sostenere. Per questo intendiamo favorire la permanenza a Gallarate delle giovani coppie lavorando sulla leva fiscale, con agevolazioni dei tributi per i proprietari degli immobili che applicano dei canoni calmierati agli inquilini».
E poi c’è il tema della sicurezza davanti alle scuole. «È importante garantire ai bambini un accesso e un'uscita sicura, tramite l’istituzione di zone scolastiche, estendendo buone pratica già esistenti, ad esempio a Sciarè».
Silvestrini si sofferma su questo aspetto davanti alla scuola primaria Marconi di Crenna, insieme a Stefano Scotti, candidato nella lista civica che la sostiene e padre di due bambini che frequentano in questo istituto la quarta e la quinta elementare.
«Con la pandemia – racconta Scotti – la situazione è migliorata, perché i cancelli vengono aperti e le famiglie possono sostare all’interno del cortile, “scaricando” il marciapiede e riducendo possibili rischi, soprattutto all’uscita dei bambini. Speriamo che questa pratica venga mantenuta».
Secondo il candidato della lista Silvestrini Sindaco, per aumentare la sicurezza «si potrebbe intervenire sulla mobilità di quest’area, visto che via Gulli viene percorsa anche da chi vuole raggiungere il centro da Crenna, prevedendo anche delle fasce orarie dedicate specificamente all’entrare e all’uscita da scuola e intervenendo prima che si verifichino dei problemi».
Più in generale, aggiunge Silvestrini, «quello delle zone scolastiche è una tipologia di azione da condividere. Non con azioni a spot, ma con una pianificazione basata sulle caratteristiche delle situazioni specifiche, studiata insieme a tutte le realtà coinvolte. In questo modo, si potrebbero creare momenti piacevoli e di socializzazione all’entrate e all’uscita da scuola. In alcuni casi sarebbe bello attivare il “pedibus” per raggiungere gli istituti a piedi. È un modo sicuro e protetto per responsabilizzare i bambini».














