«Ripartiamo da qui, proprio da un aeroporto, per dare inizio anche a un riconoscimento importante - i 30 anni di vita dell’Università – e guardare con fiducia a un nuovo futuro, meno distanti gli uni dagli altri e più uniti, più collaborativi, lasciandoci alle spalle i momenti difficili vissuti durante l’emergenza pandemica, ma senza dimenticare quanto è accaduto e tutti coloro che ci hanno lasciato». Così il presidente della Liuc Riccardo Comerio ha aperto l'anno accademico. Comunicando con forza il legame con Malpensa, dove si è scelto di programmare questo evento.
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Sono i trent'anni della Liuc. Un anniversario importante, che ricorda un'altra analogia in fondo con l'aeroporto. Perché per partire allora, fu necessaria una scelta definita visionaria e coraggiosa. Oltre 300 imprenditori di Univa e dell’Alto Milanese unirono le forze. Appena 26 mesi dopo l’avvio del progetto, nell’ottobre del 1991, hanno avuto inizio le attività accademiche. Fu l'avvio di una crescita costante.
«Adesso, dopo 30 anni, rimane un punto di incontro tra università, imprese e territorio - ricorda Comerio - Siamo partiti con poco più di 200 matricole nel 1991 e ora abbiamo oltre 1000 nuove immatricolazioni. Siamo un ateneo che vuole stare al passo coi tempi e recepire i cambiamenti utili allo sviluppo di una società che progredisce. Il trentennale ci affida un tema – la sostenibilità - su cui continuare a lavorare, da declinare in interventi e azioni di vario tenore. Siamo certi, infatti, che l’educazione ad un futuro sostenibile e ad un maggior rispetto dell’ambiente sia una necessità».
Ha guardato al futuro, Comerio, ma ha voluto rendere merito anche a chi ha permesso tutto questo. «Innanzitutto, ai presidenti che si sono succeduti nel corso di questi 30 anni e che hanno lavorato per il bene della Liuc, sostenendola dalle sue origini ad oggi. Sono: l’ahimè compianto Flavio Sottrici, primo presidente, e poi Antonio Bulgheroni, Paolo Lamberti, Michele Graglia, tutti qui presenti in sala e che ringrazio ancora».
Anche questo è un tema caro a Sea. Ha parlato il dottor Maurizio Baruffi per la società: «Siamo lieti di ospitare questa cerimonia. Dopo un anno e mezzo in cui tutti siamo stati fermi, abbiamo la grande speranza di veder ripartire le attività economiche. Questo evento e l'assemblea di Confindustria confermano il legame con il territorio»
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