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Gallarate | 24 settembre 2021, 06:00

La “ricetta” di Obiettivo Comune Gallarate per il commercio di prossimità

Un tema che il candidato sindaco Massimo Gnocchi conosce da vicino. Ecco alcune idee su tributi locali, supermercati, parcheggi e sul centro cittadino

Massimo Gnocchi

Massimo Gnocchi

Quello del commercio di prossimità è un tema che Massimo Gnocchi, da titolare di una nota pasticceria, conosce da vicino.
Negli ultimi tempi, in qualità di candidato sindaco di Obiettivo Comune Gallarate, ha anche approfondito istanze ed esigenze del settore incontrando alcuni commercianti che da anni investono impegno ed energie nelle loro attività.

 «Ormai tutti parlano di economia virtuale – afferma Gnocchi – ma questo è il mondo dell’economia reale, quella “che fa”».
Un mondo che sta pagando a caro prezzo gli effetti della pandemia.

«Un modo per andare loro incontro – spiega il candidato sindaco – può essere quello di intervenire sui tributi locali. Ad esempio riducendo una tassa comunale ai proprietari degli immobili che scontano l’affitto all’attività che utilizza i loro spazi. Non è un intervento risolutivo, ma può essere un aiuto».

«I negozietti stanno sparendo – prosegue –. E non me ne sono reso conto solo oggi che sono candidato sindaco. Con questi, purtroppo, si sta perdendo anche la loro funzione sociale. Penso per esempio alle edicole, che sono il cuore del quartiere in cui si trovano».

Per Gnocchi, molte realtà pagano la concorrenza dei supermercati. «Una nostra proposta è quella di sospendere il rilascio di permessi di costruzione per la realizzazione di nuovi centri commercialo sul territorio comunale. Tra la nostra città e i dintorni, ce ne sono già molti».

Obiettivo Comune si propone di intervenire anche sui parcheggi, con «strisce blu a un prezzo più alto in prossimità del centro e più basso altrove. Così, la gente si abituerebbe a utilizzare i silos, a pochi passi dal centro storico».

Per quanto riguarda piazza Garibaldi, «pensiamo a una parziale pedonalizzazione, perché bisogna smitizzare l’idea che questo tipo di interventi – ovviamente se ben pianificati – danneggi le attività presenti. Inoltre, proponiamo una parziale apertura del centro storico, ben regolamentata per fasce orarie e tipologie di mezzi (ibridi ed elettrici, ad esempio), sul modello delle Super Islas di Barcellona».

In questi giorni, come detto, Gnocchi ha incontrato diversi commercianti. «C’è chi ha fatto una foto con me. Alcuni di loro – rivela con rammarico – per questo hanno ricevuto messaggi poco piacevoli. Questo mi fa molto arrabbiare, ma forse la nostra presenza dà fastidio».

I.P.E.

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