«Il collega e amico Vincenzo Caico ha ricevuto un proiettile in una busta per avere invitato a vaccinarsi. Stiamo degenerando».
Amanda Ferrario, dirigente dell'Ite Tosi a Busto Arsizio, interviene con un post e precisa: «La Costituzione italiana recita “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.” Ebbene la legge parla chiaramente di Green pass per poter esercitare alcune professioni, ad esempio quelle medico sanitarie o scolastiche».
Sul tema poi prosegue: «E siamo qui a discutere di privacy! In un un mondo dove i più pubblicano su Facebook o Instagram quante volte vanno in bagno e ogni sorriso che fanno, noi abbiamo il problema di tutelare la privacy di chi sceglie di vaccinarsi o tamponarsi! Chi sceglie, invece, il diritto all’istruzione dei nostri ragazzi? L’obbligo di prestare un servizio pubblico secondo i dettami del “buon padre di famiglia”?Prima dell’interesse del singolo esiste l’interesse collettivo dello Stato! La nostra libertà finisce dove comincia quella degli altri. La democrazia è una cosa seria e, in momenti come questo, la democrazia deve scegliere l’interesse collettivo».
A questo punto, ecco la scelta, ribadisce Ferrario: «Diciamolo chiaro: se scegliamo la scuola - unica via possibile per il futuro di tutti - dobbiamo farlo con forza, coraggio e determinazione. E i no vax? Abbiano il coraggio di non pesare sul nostro welfare. Niente assistenzialismo, niente vita sociale. Il contratto sociale ha delle regole precise. Come non posso guidare senza patente non posso insegnare senza green pass!»