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Politica | 10 agosto 2021, 12:52

Maggioni tende la mano a 5 Stelle e Verdi: «Valutiamo una proposta elettorale condivisa»

Il candidato sindaco del Partito Democratico si dice disponibile a un accordo programmatico con la coalizione che sosteneva Amanda Ferrario, costretta a fare un passo indietro

Maurizio Maggioni

Maurizio Maggioni

«Ho prospettato in queste ore alla coalizione Cinque Stelle-Europa Verde la mia disponibilità ad un eventuale accordo programmatico e politico per le amministrative di Busto Arsizio».

Così Maurizio Maggioni, candidato sindaco sostenuto dal Partito Democratico. Movimento 5 Stelle e Verdi sono in attesa di comunicare chi prenderà il posto di Amanda Ferrario, costretta a un passo indietro per motivi personali.

Ora arriva la mano tesa di Maggioni e del Pd. «L’obiettivo della mia candidatura – spiega il candidato dem – da quando mi sono proposto, è quello di avvicinare il Comune ai cittadini, sempre più sfiduciati, di assicurare una giunta che lavori per obiettivi di sostenibilità e che garantisca trasparenza e professionalità.

Guardando innanzitutto alla città ed ai suoi problemi, più che alle dinamiche politiche nazionali, penso che sia necessario sperimentare un tentativo di accordo cittadino, dopo che Amanda Ferrario non ha più potuto proseguire negli impegni della sua candidatura per motivi di salute».

Secondo Maggioni «è importante valutare la possibilità di un percorso che raccolga il contributo di coloro che vogliono fermamente cambiare l’amministrazione di questa città e che le vicende precedenti hanno diviso. Le storie e gli elettorati del Pd, del M5S e di Europa Verde sono distinti e fanno riferimento a fasce di elettori con diverse aspettative: nel rispetto di queste differenze, consideriamo le priorità dei problemi cittadini, soprattutto l’esigenza di garantire una svolta nella direzione del Comune da quasi trent’anni diretto dal centrodestra, ora orientato a favore di forze sovraniste e contrarie alle nuove politiche europee».

«Mi auguro – conclude – che, anche nel breve tempo rimasto, si valuti se sia possibile una proposta elettorale condivisa anche per suscitare la più ampia e fiduciosa collaborazione dei cittadini, e soprattutto un programma di lavoro che si sviluppi anche dopo la tornata elettorale, che mantenga l’autonomia dei diversi profili, che coinvolga la società civile e che operi per un cambiamento nel governo delle istituzioni comunali».

Redazione

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