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Politica | 09 agosto 2021, 12:31

Pedotti: «Caso Farioli è sintomo di un malessere nel centrodestra. Noi avanti con la nostra proposta»

Confronto aperto tra Partito Democratico e altre forze di sinistra per definire la coalizione. Difficile, invece, che in questa fase ci sia un riavvicinamento a 5 Stelle e Verdi. Su Farioli, il segretario dem Pedotti dice: «Scelta coraggiosa, ma un dialogo è prematuro»

Pedotti, a sinistra, con il candidato sindaco del Pd Maggioni

Pedotti, a sinistra, con il candidato sindaco del Pd Maggioni

Mentre il centrodestra viveva le fibrillazioni legate alle scelte di Gigi Farioli e Forza Italia, sul fronte del centrosinistra il Partito Democratico ha messo momentaneamente in pausa il tour nei quartieri, che ripartirà a fine agosto.

Intanto il partito continua a lavorare a lista e programma. In attesa di capire se la coalizione si potrà allargare a esponenti di altre forze di sinistra.

Contatti col mondo della sinistra

«Siamo a buon punto con la lista e il programma – racconta il segretario cittadino del Pd Paolo Pedotti –. In queste settimane stiamo lavorando in vista della ripresa della campagna elettorale e del nostro tour nei quartieri. Sono usciti i manifesti e presto torneremo con i gazebo. Abbiamo in programma momenti di confronto con i cittadini e di ascolto delle loro idee».

Nel frattempo prosegue il dialogo con altre realtà politiche: «Ci sono diversi contatti col mondo del centrosinistra e della sinistra – spiega Pedotti –. Dobbiamo capire se, oltre al Pd, ci saranno una o due liste in più a comporre la coalizione».

Il riferimento è a «quel mondo della sinistra un po’ frammentato, che al momento sta al di fuori delle liste presentate ufficialmente, da Articolo 1 a Sinistra Italiana. Stiamo cercando di capire se, per quanto riguarda alcune persone o contributi programmatici, ci sarà la possibilità di includerli all’interno della nostra coalizione».

I rapporti con 5 Stelle e Verdi

Per quanto riguarda Movimento 5 Stelle e Verdi, in attesa di indicare ufficialmente il nuovo candidato sindaco dopo il passo indietro di Amanda Ferrario, «al momento è difficile che percorsi si riavvicinino».
Nei mesi scorsi, il dialogo non ha portato a un cammino comune.

Di recente ci sono stati nuovi contatti: «È normale che ci si parli – dice Pedotti –. Un nuovo tentativo si potrebbe anche fare, però è chiaro che al momento le strade, su alcuni argomenti, corrono su binari diversi. I temi sono noti, dall’inceneritore all’ospedale. Dipende molto anche dalla volontà dell’altra parte di dialogare e arrivare a un punto di caduta comune. Dopo il primo turno, comunque vada, ci sarà modo di interloquire».

Le fibrillazioni del centrodestra

In queste settimane anche il Pd ha ovviamente osservato quello che accadeva sul fronte opposto: «Per come abbiamo vissuto noi il caso Farioli – sottolinea il segretario cittadino – si tratta di un sintomo di un malessere generale all’interno del centrodestra che governa la città da trent’anni. Il centrodestra a Busto ormai è saturo di idee, va avanti per inerzia e questo fa male alla città. Farioli l’ha capito e ha il pregio di aver fatto una scelta coraggiosa, costruendo un polo che è alternativo a quello del Pd. Alcuni valori, come il governo Draghi e l’europeismo, ci accomunano. A dire il vero siamo al governo anche con la Lega, mentre la figura del sindaco uscente di Fratelli d’Italia si colloca all’opposizione del governo di unità nazionale. E questo è un dato che Farioli e alcune forze moderate e riformiste hanno colto».

Gli ultimi eventi non influiranno sulla campagna elettorale del Pd: «Noi andiamo avanti con la nostra proposta politica progressista e di centrosinistra, aperta anche al mondo moderato».

Un confronto con Farioli (peraltro “consigliato” da un esponente dem autorevole come Valerio Mariani)? «Noi parlavamo con alcune delle forze che oggi sostengono Farioli e che si collocano nel centrosinistra a Varese e Gallarate ma non a Busto. Un dialogo diretto è prematuro: dobbiamo capire quanto a questo atto di coraggio si affianchi la buona volontà di fare un percorso diverso. Negli ultimi 15 anni Farioli è stato sindaco e assessore delle giunte di centrodestra. Dobbiamo verificare la volontà politica».

R.C.

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