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Politica | 11 agosto 2021, 17:35

Fratelli d'Italia: «Farioli ha fatto la sua libera scelta. Dichiari almeno che si sposta a sinistra»

Il presidente del Circolo di Busto Massimiliano Nardi: «Non è vero che il centro non esiste più... Per Librandi immobilismo con l'amministrazione Antonelli? Non so che libro abbia letto, chieda al suo candidato che ne faceva parte»

Massimiliano Nardi

Massimiliano Nardi

A Busto Arsizio Fratelli d'Italia rompe il silenzio. Dopo che le strade della coalizione di centrodestra, che appoggia la ricandidatura di Emanuele Antonelli, e di Gigi Farioli che ora corre a sua volta per la carica di sindaco, si sono divise, interviene Massimiliano Nardi, presidente del Circolo bustese: «Abbiamo letto diverse uscite di Farioli e dei suoi sostenitori... Andrebbero dette tutte le verità. Farioli ha fatto la sua libera scelta. Ora dichiari almeno che si sposta a sinistra. Non è vero che il centro non esiste più».

Qual è la sua ricostruzione, dunque, di questa vicenda che ha portato a due strade diverse?

Intanto Farioli ha fatto una scelta personale, per sua necessità di trovare una sua collocazione. Poteva benissimo, per l'amor di Dio. Però ha costruito tutta questa cosa che poi si è rilevata una bolla di sapone. Ha fatto lui lo strappo, mi dispiace, si è spostato a sinistra. Forza Italia è rimasta nel centrodestra, quindi non è che il centro non esista più. Siamo un po' stufi di voler far passare tutto ciò per una scelta coraggiosa... In realtà, se avesse voluto compiere una scelta politica, poteva farla qualche mese fa, invece ha tenuto botta fino alla fine nel suo assessorato finché è stato messo spalle al muro.

Allora è scelta libera o spalle al muro?

È lui che ha fatto saltare il tavolo.  Ripeto, assolutamente lecita la sua scelta. Ma sia trasparente: spieghi che lui, un baluardo del centrodestra per anni, si sposta a sinistra. Chi sosterrà la sua campagna elettorale. Questo è successo a Busto, non a Varese  o Gallarate. Antonelli sta semplicemente confermando una tradizione del centrodestra: la riconferma del sindaco uscente. Inutile accusare il centrodestra di aver fatto intervenire nella questione con telefonate dall'alto... L'unico che ottenne il vantaggio da una telefonata nel centrodestra locale fu proprio Farioli, nel 2011, quando venne ritirata all'ultimo secondo la candidatura di Claudio Tovaglieri con la Lega.

Torna indietro nel tempo.

Non solo. In questa giunta, con l'ultimo rimpasto Fratelli d'Italia avrebbe potuto ottenere un assessorato, cosa che non ha neanche chiesto, e questo per mantenere gli equilibri della coalizione: ne ha beneficiato lo stesso Farioli. Quindi non è che non si sia collaborato, non ci si confronti... abbiamo trovato una quadra. Qui c'è la sua voglia di candidarsi sindaco, lecito. Con il centrosinistra però, perché l'appoggia Italia Viva.

A proposito di Italia Viva, non sono mancate le critiche verso questa amministrazione: accusata di immobilismo e divisioni. Una delle critiche che vi hanno convinto a replicare?

Sull'immobilismo tirato in ballo da Librandi, forse ha letto un altro libro. Si può sempre fare di più, ma tante cose sono state fatte nonostante tutte le amministrazioni hanno avuto difficoltà per l'emergenza Covid. Ma questa non mi sembra proprio non abbia lavorato: ha fatto molto, anche non visibili come migliorie interne. C'è ancora tanto da fare, certo. Forse Librandi dovrebbe parlare con chi ha presentato la richiesta di matrimonio... insomma con il candidato che supporta e che in questi cinque anni  faceva parte dell'amministrazione guidata da Antonelli.  

Non resta un rammarico di fondo? Che siamo a metà agosto e ancora la querelle politica ha il sopravvento sui contenuti?

Allora, noi come centrodestra ci siamo già riuniti diverse volte per parlare di contenuti e programma, che avrà una continuità ma anche miglioramenti, aggiustamenti e cambiamenti. Non è che non parliamo di contenuti, chi si oppone al sindaco dovrebbe proporre i suoi. Noi, il nostro programma ce l'abbiamo, l'abbiamo quasi finito e ci troveremo subito dopo ferragosto per sancire gli ultimi aspetti. Ci saranno poi tanti elementi, piccoli, grandi, pratiche, organizzative... fino alla cosa più grossa. Il sogno di ognuno di noi dentro un programma elettorale. Perché se togli il sogno alla politica, non vai da nessuna parte. Naturalmente sogni che in qualche modo possano diventare realtà.

Marilena Lualdi

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