Tante domande, per cui si sollecitano risposte sull'ospedale unico di Busto-Gallarate. E sentimenti come sgomento, indignazione, preoccupazione.
Li espone il Comitato per il Diritto alla Salute del Varesotto dopo avere assistito alle riunione della commissione consiliare del 28 giugno e del consiglio comunale di Busto Arsizio della sera dopo. Quello che ha espresso parere favorevole alla deroga al “dibattito pubblico”, previsto dalla Legge 50/2016. Ma le domande affiorano anche dopo la commissione consiliare di gallaratese del 1 luglio e in vista della commissione congiunta Busto - Gallarate del 7 luglio.
Lo «sgomento» riguarda l'assenso dato dalla «maggioranza del consiglio comunale di Busto Arsizio, sostenuta da Busto al Centro... all’estromissione della cittadinanza dal processo decisionale in merito al futuro del sistema sanitario territoriale». Lo «sconcerto» perché, a due anni e mezzo dalla delibera regionale di promozione dell’accordo di programma per la realizzazione del nuovo ospedale non si vede messa a fuoco l'ipotesi progettuale».
L'indignazione riguarda le argomentazioni a favore dell'ospedale unico e la preoccupazione, il futuro dei servizi sanitari pubblici .
Ecco perché l'auspicio è che il 7 venga data risposta a una serie di domande. Come il modello architettonico previsto per il nuovo ospedale e i criteri con cui è stato scelto o ancora l'impatto sull'area di Beata Giuliana. Si chiedono poi precisazioni sulla Valutazione ambientale strategica e sui costi effettivi dell'ospedale unico.
O ancora: «Quali sono le prestazioni sanitarie previste nella nuova struttura che, a parere dei proponenti l’ospedale unico, non possono trovare spazio nelle strutture attuali? È stata valutata, in alternativa alla costruzione di un nuovo ospedale, la ristrutturazione degli ospedali esistenti e l’eventuale ampliamento dell’ospedale di Busto Arsizio, secondo un’analisi costi-benefici».
Come si vuole comprendere in quale maniera sono state analizzate le ricadute sul servizio sanitario territoriale della riduzione dei posti letto. Oppure, «premesso che i fondi Pnrr non possono essere utilizzati per la costruzione di un nuovo ospedale, in che modo e con quali tempistiche Regione Lombardia intende accedere a tali fondi per migliorare il sistema sanitario nel territorio dell’Asst Valle Olona?». In quest'ottica si vuole capire in che modo tale previsione di utilizzo è legata alla realizzazione del nuovo ospedale. Ma i quesiti riguardano anche le aree occupate attualmente. Infine, si vuole conoscere il cronoprogramma previsto per la sottoscrizione dell’accordo di Programma, per la progettazione e per la realizzazione dell’ospedale unico.