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Sport | 01 luglio 2021, 06:23

Castellanzese alla finestra, pronta a non avere rimpianti

La società del patron Alberto Affetti sta lavorando nelle “segrete stanze” per non farsi trovare impreparata ad un approdo nel calcio professionistico. Il nodo principale da sciogliere è quello legato allo stadio. C'è poi l'intricata partita delle iscrizioni alla C, tra rinunce e documentazioni incomplete. I posti vacanti almeno tre, con la Covisoc che potrebbe bocciare altre compagini entro l'8 luglio

Castellanzese alla finestra, pronta a non avere rimpianti

Alla finestra. Sul mondo del calcio professionistico, ci verrebbe da aggiungere. È la situazione della Castellanzese, con ancora negli occhi e nel cuore l'impresa di domenica scorsa, con la vittoria per 5-1 sul Pont Donnaz nella finale playoff di serie D. Ma in quattro giorni di cose ne sono successe, dentro e fuori la società neroverde: l'addio annunciato di mister Achille Mazzoleni ha assunto tutti i crismi dell'ufficialità, allo stesso modo è stato cristallizzato l'impegno di patron Alberto Affetti. «Non mancherà per trovare soluzioni adeguate a questo ambizioso progetto». Ovviamente, il riferimento è alla serie C e all'approdo nel calcio professionistico. Il nodo principale, com'è noto, è lo stadio, visto che il “Giovanni Provasi” di Castellanza non ha i criteri richiesti dalle normative vigenti nel professionismo, allo stato attuale delle cose. E difficilmente li avrebbe in tempi congrui per una stagione prossima, praticamente già alle porte.

È su questo fronte che si sta lavorando, in particolare, per incasellare un tassello fondamentale e costruire quelle «basi solide» che il presidente neroverde menziona ed ha in mente. Perché non provarci, insomma. Perché non mettersi nelle condizioni di accettare un eventuale ripescaggio in serie C. Poi, se il progetto non dovesse concretizzarsi, meglio averne coscienza, senza rimpianti.

Le soluzioni sondate sono quelle note: Sesto San Giovanni, Meda e Gozzano. Non Busto e lo “Speroni”, dove un'altra matricola (il Seregno, promosso dal girone B) ha bussato alla porta della Pro Patria, dopo che la formazione brianzola si è vista negare la possibilità di disputare, almeno la prima parte del prossimo campionato di C, al “Rigamonti-Ceppi” di Lecco, per motivi di ordine pubblico.

Sul fronte iscrizioni alla C, la partita è allo stesso modo (se non di più) intricata. Per le formazioni di terza serie, la grande maratona per il deposito dei documenti si è conclusa ieri alla mezzanotte. La palla è ora nelle mani della Covisoc, che dovrà vagliarne la regolarità e si pronuncerà l'8 luglio. Le posizioni più complesse sono quelle della Casertana (che ha presentato la domanda senza la fideiussione) e della Paganese, che ha provato ad ottenere in extremis l'ok dell'Agenzia delle Entrate per la ristrutturazione del debito.

Le neopromosse dalla serie D (le nove vincitrici dei gironi), invece, hanno tempo fino al 5 luglio per iscriversi. Se il Gozzano (senza un euro di debiti) pare voglia rinunciare per i “costi alti di gestione” derivanti dal passaggio nel professionismo, il Campobasso allo stesso modo è in bilico.

Tra le vincitrici dei playoff, secondo la graduatoria stilata dalla Lega Nazionale Dilettanti, al primo posto c'è l'Aglianese (che ha problemi anch'essa con l'impianto di gioco), secondo il Picerno che però non può essere ripescato a causa dell'illecito sportivo di un anno fa. Così arriviamo al Latina e alla Castellanzese, nella rosa dei papabili assieme alla vincitrice dei playoff del girone I, ancora da disputare. C'è poi da considerare il criterio della territorialità che potrebbe giocare a favore dei neroverdi, con il girone B di serie C (quello del centro Italia, per intenderci) già sold-out se dovessero approdarvi, come ripescate, le retrocesse Fano e Arezzo.

Insomma, c'è tutta una partita ancora da giocare, e da programmare “a tavolino”. Per non avere rimpianti.

A.M.


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