È spuntato l’obbligo di esporre il disco orario su un nuovo tratto del controviale Duca d’Aosta, all’altezza del supermercato. E la polemica è servita.
Il sindacalista di Adl Fausto Sartorato ha raccolto il malcontento di alcuni dipendenti comunali che non potranno più lasciare liberamente l’auto in sosta in quel punto, a pochi passi da Palazzo Gilardoni.
«Avevamo già sollevato il problema – afferma Sartorato – e ora il disco orario è arrivato. Parcheggiare vicino al municipio è un problema per chi lavora in zona, a partire ovviamente dai dipendenti del Comune. Anche perché l’area dell’ex calzaturificio Borri, dove molti lasciano la macchina, non è in buone condizioni».
Per il sindacalista «con questo intervento l’amministrazione mette i bastoni tra le ruote ai dipendenti. Non dicano di fare l’abbonamento al parcheggio Landriani. E nemmeno di usare la bicicletta, visto c’è anche chi arriva da fuori Busto. Tra l’altro, consiglieri e amministratori possono posteggiare nel cortile del municipio, mentre i dipendenti no».
«Mi auguro che non si faccia polemica per una dozzina di parcheggi o poco più col disco orario – replica l’assessore alla Viabilità Massimo Rogora –. I residenti della zona erano esasperati e c’erano due opzioni: rendere temporanea la sosta nel posteggio di via Miani, oppure intervenire su pochi stalli sul controviale. Così, tra l’altro, i cittadini che devono restare poco tempo in Comune potranno parcheggiare senza spendere un centesimo».
«Tutti vorrebbero mettere la macchina davanti all’ufficio – prosegue l’esponente di giunta – ma è impensabile avere solo la sosta libera in pieno centro. E non mi risulta che oggi il cortile del Comune sia pieno di auto di assessori o consiglieri, anzi».
«In ogni caso – conclude Rogora – questo intervento risponde alle esigenze di residenti e clienti di negozi e uffici della zona e rispecchia le intenzioni del nuovo Piano urbano del traffico che vuole incentivare la mobilità dolce e non far diventare il centro di Busto un grande parcheggio».