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Economia | 22 aprile 2021, 14:33

Dal commercio agli alberghi milanesi: «Salone del Mobile importante per la ripartenza di tutti»

Interviene Sangalli sull'appuntamento di settembre: «Non mettiamolo in discussione, ha un indotto di oltre 200 milioni». Naro: «L'annullamento avrebbe conseguenze gravi. Le hotel non sceglieremmo forniture di aziende che spingono per il rinvio»

Il mondo del commercio e degli hotel chiede a gran voce di non annullare il Salone del Mobile di Milano

Il mondo del commercio e degli hotel chiede a gran voce di non annullare il Salone del Mobile di Milano

Milano e il territorio hanno bisogno del Salone del Mobile e chiedono che si faccia a settembre. Così emerge in queste ore con diverse interventi, dopo le voci sui media di un possibile annullamento.

Parla Carluccio Sangalli, nella veste di presidente di Camera di commercio e Confcommercio Milano: «In questa fase delicata della ripartenza è fondamentale evitare passi falsi. Mettere in discussione il Salone del Mobile è un gravissimo errore. La campagna vaccinale che procede rapida e i protocolli di sicurezza permettono di guardare con ragionevole ottimismo all’appuntamento fieristico del 5 settembre.Il Salone del Mobile è una delle manifestazioni più importanti di Milano, coinvolge migliaia di imprese e produce un indotto di oltre 200 milioni di euro».

La ripartenza della manifestazione ha un forte valore anche simbolico: «La nostra città e il Paese hanno assoluto bisogno di segnali di fiducia per rimettersi in cammino e recuperare al più presto il terreno perduto. Il Salone del Mobile a settembre sarà molto importante perché costituirà, con uno svolgimento che dovrà garantire la piena sicurezza, il Salone della ripartenza. E gli espositori saranno al centro dell’attenzione internazionale».

Altrettanto convinto Maurizio Naro, presidente di Federalberghi Milano che non nasconde, però, la sua grande preoccupazione: «Le sempre più insistenti voci dietro le quinte di questi giorni di un Salone del Mobile rimesso in discussione e annullato ora emergono ed è un colpo molto duro... Appoggiamo e apprezziamo la battaglia che il presidente del Salone Claudio Luti sta facendo ricordando che lo scorso marzo parlava di come occorresse lottare fino alla fine per assicurare il futuro ad una manifestazione che, quest’anno, compie 60 anni. Non è in gioco solo la fiera, quanto l’economia dell’intero settore dell’arredo che deve il successo internazionale al primato dell’Italia e al ruolo indiscusso di Milano come capitale del design, capitale di cui il Salone è l’ambasciatore riconosciuto».

Naro sottolinea come la politica, sollecitata (LEGGI QUI) abbia risposto: «Questa sicurezza è arrivata e ora, invece di comunicare la conferma del Salone, il settore produttivo va verso la decisione contraria. Non sarà così? Bene, non chiediamo che di essere smentiti. Perché il rischio è che si perda la leadership del settore a favore di città come Londra, Vienna, Stoccolma e Dubai che stanno lavorando, fortemente supportate dai governi, per "strapparci" il Salone del Mobile».

A Milano ora sono aperti solo cinquanta alberghi con una percentuale di occupazione delle camere che non supera il 15%, però si registrano alcune prenotazioni in vista dell’appuntamento di settembre: «Certo, stiamo difendendo i nostri interessi. Che mai, come in questo momento, sono gli interessi di tutta la filiera turistica, dei nostri dipendenti, dei nostri fornitori e dei cittadini. Rinunciare al Salone del Mobile quest’anno sarebbe incomprensibile e, come imprese alberghiere, non sceglieremmo certo, per forniture e ristrutturazioni, i prodotti provenienti da aziende che hanno voluto il rinvio del Salone».

Redazione

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