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Calcio | 29 marzo 2021, 20:31

L'OPINIONE. Il potere del gruppo tigrotto e la bellezza del crescere insieme

Dietro la vittoria sulla Juventus U23 la cultura del lavoro, ma anche quell'aiuto reciproco a scoprire le proprie qualità. E che emozione, sempre, quell'abbraccio ragazzino

L'abbraccio gioioso dei tigrotti nella foto di Marco Giussani

L'abbraccio gioioso dei tigrotti nella foto di Marco Giussani

C'è un momento in cui sono proprio ragazzi. Compresi i tigrotti che sfiorano i quarant'anni, guarda un po'. È sempre quello dell'abbraccio, che i giocatori sembrano vivere anche per i tifosi. Per dirci che questi sono tempi proprio orribili, eppure qualcosa di bello fiorisce sempre: come battere la Juve.

Ci piace dirla così, ma è anche più significativo aver battuto la Juventus U23 per tutto il ragionamento anagrafico che sta dietro. (LEGGI QUI)

È diretto Sala, che sostituisce lo squalificato Javorcic: «È nel nostro Dna avere giovani da far crescere, l'ulteriore conferma di quanto sta facendo la società da quattro anni». I tre ghiotti punti in classifica, scorrono via dalle riflessioni di Sala: non ritiene negative le prestazioni dei ragazzi nelle due sconfitte della scorsa settimana.

È la cultura del lavoro, quella cosa per cui se non porti a casa l'applauso, non ti senti comunque vuoto, stordito.

Non fa scena, non brilla platealmente davanti a tutti, ma fa venire a galla le qualità, anche nascoste. Questo pensiero è di Latte Lath, autore della rete della vittoria. Il potere del gruppo è proprio questo: «Un giocatore tira fuori anche le qualità che magari pensa di non avere».

Gli applausi mancano piuttosto oggi, con questo successo, perché significa che il popolo biancoblù non può ancora entrare allo Speroni. Ma anche per questo, c'è l'altro potere, quello dell'abbraccio tra i tigrotti, intenso e scanzonato come i ragazzi sanno essere, a ogni età.

GUARDA IL VIDEO

 

Marilena Lualdi


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