L'eliminazione della Juventus dalla Champions League ha lasciato con l'amaro in bocca i tifosi del territorio. Anche se molti vogliono guardare al futuro con uno spirito positivo. E naturalmente sui social c'è stato il solito botta e risposta con gli altri tifosi, alcuni con il sorriso, altri un po' meno.
È il calcio e soprattutto il tifo. Patrizia Testa, oltre che essere presidentessa della Pro Patria, ha un appassionato cuore bianconero. La sua analisi è lucida: «Siamo in un processo di rinnovamento e questo è anche lo scotto che si deve pagare. Dopo dieci anni di successi è una stagione maledetta».
Nonostante ci siano state contestazioni anche sull'arbitraggio, lei afferma: «Non mi attacco nemmeno agli episodi e ai rigori negati tra andata e ritorno. Penso sempre positivo e confido nella società e nelle scelte che saprà compiere con la solita competenza».
L'assessore Gigi Farioli la vede così: «Da tifoso sfegatato c'è grande amarezza. La qualificazione era a un passo, ma oggi occorre fare un ragionamento sull'investimento su Ronaldo. Se negli ultimi due anni in Champions era mancata la squadra e Ronaldo l'aveva tenuta a galla, questa volta la squadra si è vista a sprazzi e Ronaldo è mancato del tutto».
Ancora, osserva: «Verrebbe la tentazione di soffermarsi sui diversi errori arbitrali e sugli infortuni, ma è doveroso, per un tifoso serio, ragionare su quanto abbiamo regalato e sulle mancanze in 180 minuti».
Secondo Farioli infine «avremmo meritato la qualificazione, ma ora è tempo di riflettere, senza accanimenti, soprattutto dopo un risultato che per come è maturato lascia ancora più amarezza, su Ronaldo. La Chiesa (il migliore in campo, ndr) tradita da Cristiano».
L'amarezza viene ribadita anche da Alberto Armiraglio, consigliere comunale e un passato nel segno della Pro, ma grande tifoso juventino: «Grossa delusione, usciamo malamente per il terzo anno di fila contro un avversario sulla carta più debole. La delusione è cocente anche perché il giocatore che avrebbe dovuto fare la differenza, CR7, è mancato nella serata decisiva. È una ferita aperta ma mi consolo con la Pro, che nel mio cuore è al primo posto».
E quest'ultimo pensiero tiene banco nel cuore di Daniele De Grandis, supertifoso tigrotto che ha manifestato tutto il suo disappunto per quanto accaduto. E ora conferma:«La Juve fa troppo soffrire, tifo solo Pro Patria»













