Di più. Vogliamo di più, sogniamo di più, preceduto dall’ingrediente base: lavoriamo di più. Dentro e oltre la vittoria della Pro Patria sul Piacenza (LEGGI QUI) si è respirato questo desiderio di mettersi ulteriormente alla prova, di volare a una quota superiore, di segnare ancora. Un “solo meno”, a quest’ultimo proposito: non se ne vogliono prendere, di gol. Diventa quasi un’ossessione, e non per ostentare poi la targhetta “Migliore difesa del campionato”.
Javorcic usa il termine che svela tutto: sentimento.
Sì, i tigrotti ci mettono sentimento, tanto, senza inutili freni.
«Questa è una settimana straordinaria – ha detto il mister dopo la partita – Sette punti che pesano, con questa qualità». Ha rivolto quindi un’ammonizione deliziosa: «La stiamo facendo diventare una cosa ordinaria, ma non è così scontata».
Ecco, un pericolo da cui stare alla larga: abituarsi. Non abituarsi mai alla bellezza della Pro, ma goderne sì e sostenerla, spingere i ragazzi con l’affetto che il popolo biancoblù è ben capace di offrire ad alzare sempre l’asticella. Non abituarsi nemmeno al doloroso distacco dallo stadio e prepararsi al ritorno, appena si potrà.Non abituarsi al fatto che tanto la Pro Patria ce la faccia da sola anche in tempi come questi, o meglio che la presidente Patrizia Testa ce la faccia da sola: perché lei ci mette tutto, ma è doveroso che Busto le dia il suo supporto. Oggi più che mai.
Proprio alla presidente e alle sue figlie, Kolaj fa un augurio speciale per la Giornata della Donna. Lui che sprizza gioia per essere tornato e per aver confezionato il primo gol della partita e aver contribuito al secondo, che confessa come così «ci sia ancora più fiducia nei nostri mezzi». Ecco anche la fiducia, di più. Kolaj che ricorda come l’unione faccia la forza in maniera meravigliosamente sfacciata con i tigrotti.Unione sul campo e anche fuori, perché sui social si sdoganano persino i tifosi più timidi per urlare «Grande Pro».
A proposito, c’è un grido che si è avvertito come un tuono oggi, quello di Francesco Bonfanti. Il match sponsor era l’associazione 100 anni di Pro, proprio per ricordare questo supertifoso scomparso un anno fa (LEGGI QUI). Nessuno ci toglie dalla mente che a far sbagliare il giocatore del Piacenza quando ha tirato il rigore, sia stato il Bonfa.
Perché siamo così, testa, ma anche sentimento. E anche se quel gol non avrebbe cambiato il verdetto, non ci stava bene. Scusate, ma noi vogliamo di più.