Abbattere le barriere e le distanze, per non lasciare indietro nessuno, soprattutto chi è in difficoltà o vive una situazione di disagio scolastico. Le scuole del territorio fanno rete per ripristinare la didattica in presenza con l’aiuto della tecnologia.
Cinque istituti superiori dell'Alto Milanese potranno offrire ai propri studenti la possibilità di frequentare le lezioni in presenza e in tutta sicurezza grazie al sistema di videoconferenza sviluppato da Elmec con tecnologia Logitech: il Liceo Galileo Galilei, l’Istituto Superiore Carlo Dell’Acqua e l’ISIS Bernocchi di Legnano; l’ITET G. Maggioli e il Liceo Cavalleri di Parabiago.
Un metodo, già sperimentato con successo al Liceo Classico e Linguistico “Daniele Crespi” di Busto Arsizio, che ora si allargherà alle scuole superiori di Legnano e Parabiago.
Cristina Boracchi, da dirigente scolastica del “Crespi”, si è fatta portavoce dell'esperienza positiva maturata dalla scuola bustocca (e da altri quattro istituti superiori di Varese) negli scorsi mesi ed ha coinvolto il suo Lions in un nuovo “service”.
I kit per la videoconferenza, infatti, sono stati donati grazie al prezioso supporto del Lions Club di Rescaldina: si tratta di un impianto che consente la trasmissione di immagini in alta risoluzione con un audio di qualità professionale.
Il kit si è rivelato decisivo nello sviluppo di un modello di didattica ibrida con presenza in classe del 50% degli studenti e collegamento in sincrono da casa dell’altro 50%. «Con questa nuova tecnologia, che ha una elevata qualità video e soprattutto audio – ha sottolineato la preside Boracchi durante la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa – non si perde il concetto di “classe”, e soprattutto non viene meno la socialità. Tutti si sentono coinvolti e partecipi, anche se tutti non sono fisicamente nello stesso luogo.
Era necessario trovare, con intelligenza e creatività, la soluzione più adeguata a garantire l’esperienza dell’insegnamento in presenza e il ritorno alla vita in classe in tutta sicurezza. L’innovazione ci ha permesso di superare il gap percepito tra gli studenti attraverso una piena interattività audio e video in sincrono tra i ragazzi che sono presenti in aula e quelli che, per quella giornata, sono ancora nelle proprie case. Ci auguriamo che le soluzioni tecnologiche sviluppate nel 2020 in momento di emergenza possano, in questo nuovo anno, diventare strumenti sempre più diffusi per garantire una migliore qualità della vita dello studente e assicurare la continuità didattica a coloro che sono in situazioni di fragilità».
«Il Lions Club Rescaldina Sempione ha scelto per quest’anno come tema centrale della sua attività il contrasto all’abbandono scolastico. Per questo il club ha deciso di accogliere la proposta della professoressa Boracchi e di donare cinque apparati di videoconferenza ad altrettante scuole dell’Alto Milanese – ha specificato il Presidente del club, Gian Claudio Castellani - la donazione è stata resa possibile grazie al generoso contributo dei nostri soci e al sostegno della fondazione internazionale dei Lions».
La tecnologia Logitech non è legata a nessuna piattaforma e si adatta ad ogni sistema operativo. Il kit per la videoconferenza può connettere con un click qualsiasi dispositivo ai display delle sale. Una soluzione che abbatte di fatto molte delle barriere logistiche dei meeting virtuali: tempo passato a collegare le periferiche e i vari cavi, difficoltà nel far funzionare il sistema, problemi con software non compatibili o inutilizzati.
Quest’ultimo aspetto è stato sottolineato da Alessandro Ballerio, Amministratore Delegato di Elmec Informatica. «È fondamentale dotare la scuola di oggi di apparecchiature performanti ma anche adatte ad essere utilizzate con facilità da qualsiasi tipo di operatore. Sentiamo una grande responsabilità verso l’educazione, un settore che può trarre beneficio dall’innovazione. Un investimento sulla scuola è un investimento su noi stessi».
La chiosa perfetta arriva da Marco Bussetti, Provveditore agli studi di Milano. «In quest'anno difficile abbiamo vissuto un nuovo umanesimo e un nuovo modo di rapportarci e di essere “umani”. Fa piacere che aziende e associazioni del territorio abbiano capito ed accolto i bisogni della scuola».