Il passo è deciso, il cuore è leggero, l’obiettivo è luminoso: il 15 dicembre, alle 9.30, trecento bambini e ragazzi delle elementari e delle medie della scuola Maria Immacolata di Busto Arsizio trasformeranno piazza Santa Maria in un traguardo carico di attesa e speranza. Non una corsa qualunque, ma la “Maratona Busto A.–Betlemme”, il modo scelto quest’anno per concludere insieme il cammino dell’Avvento davanti al grande presepe a grandezza naturale. Una meta che si raggiunge con pettorine, stendardi, fiaccole, musica… e soprattutto con il desiderio di arrivare simbolicamente alla grotta di Gesù Bambino.
Un Avvento che si allena “Attiva-mente”
Ogni anno la scuola propone un filo conduttore che attraversa tutte le attività. Per questo 2025-26 il tema è “Attiva-mente”, un percorso che intreccia sport e spiritualità. L’Avvento, allora, diventa una vera maratona dell’anima. Ogni settimana bambini e ragazzi si ritrovano nella cappella dell’Immacolata accompagnati dalle slide preparate dagli insegnanti e dalle riflessioni di don Paolo, che li guida a “scaldare i muscoli” del cuore in vista del Natale.
Le tappe della corsa più importante
La prima tappa è un invito alla concentrazione: partire sapendo dove si vuole arrivare, prepararsi al mistero del Natale come un atleta che si posiziona sulla linea di partenza.
La seconda chiede di guardarsi intorno, scoprire i compagni di viaggio, tendere la mano: attenzione al compagno di banco, ai piccoli bisogni quotidiani, ai gesti di vicinanza che fanno la differenza.
La terza, come in ogni buona maratona, è dedicata alla pausa: fermarsi, respirare, recuperare le energie grazie ai “rifornimenti” spirituali che aiutano a non perdere slancio.
L’ultima settimana, infine, la metafora diventa realtà: tutti in movimento, con pettorine, musiche e canti, per raggiungere insieme piazza Santa Maria e il presepe che accoglie come una Betlemme bustocca.
Il traguardo: la grotta e un aiuto che va lontano
Ad aspettarli c’è un presepe “uno a uno”, alto quanto loro, davanti al quale non entreranno in chiesa ma rimarranno all’aperto, come pellegrini che arrivano alla grotta. Una meta simbolica che diventa concreta grazie all’obiettivo solidale: raccogliere materiali didattici da inviare ai bambini del Myanmar, colpiti dal terremoto dello scorso aprile, tramite le suore che operano sul posto.
Trecento piccoli maratoneti per un Natale che avvicina mondi
Non sarà una gara, ma un viaggio. Non conta il cronometro, ma la direzione. Trecento passi che si uniscono per correre verso il Natale, verso Betlemme e verso altri bambini lontani che grazie a questa iniziativa sentiranno arrivare una carezza da Busto Arsizio. Una maratona che, per una mattina, farà vibrare la città di energia, di coraggio e di speranza.














