In una giornata di vera e propria bufera in casa Pro Patria, segnata dall'esonero di mister Leandro Greco (LEGGI QUI) e da un comunicato che ha tentato di fare chiarezza sugli assetti proprietari (LEGGI QUI), ma ha lasciato molto malumore tra i tifosi, arriva anche la voce del primo cittadino. Il sindaco Emanuele Antonelli, presente allo Speroni domenica per assistere alla desolante sconfitta contro la Dolomiti Bellunesi, non nasconde la sua preoccupazione e interviene a tutto campo, analizzando la situazione dal punto di vista tecnico, societario e ambientale.
«Malissimo in campo, l'esonero non mi sorprende»
Interpellato sulla decisione di sollevare dall'incarico l'allenatore romano, il sindaco non si è detto stupito, collegando la scelta alla deludente prestazione offerta dalla squadra. «Li ho visti malissimo in campo anch'io, per cui non mi sorprende questa scelta, anche perché, non potendo cambiare adesso i giocatori, l'unico intervento possibile era quello sull'allenatore. D'altronde la squadra non ha mai girato», ha commentato Antonelli, certificando l'insoddisfazione per un rendimento ben al di sotto delle aspettative.
La questione societaria
Il punto più delicato, però, riguarda il futuro del club. Commentando il comunicato congiunto della famiglia Testa (51%) e del socio di minoranza Finnat (49%), che ha ribadito la volontà della presidente di cedere la propria quota, il sindaco ha parlato di una fase di attesa. «Patrizia Testa, dopo aver venduto il 49%, ha sempre detto che, in caso di arrivo di altri compratori, è disposta ad andarsene, che siano figure vicine a chi c'è già o nuove entità. Per il momento c'è lei e... grazie al cielo che c'è lei che continua a mandare avanti questa società», ha dichiarato Antonelli.
Tifosi e l'ambizione della Serie B
«Cosa mi auguro? Che la Pro Patria vada in Serie B – afferma il sindaco, con il sorriso sulle labbra – Adesso ovviamente dobbiamo fare un passo alla volta e prima pensare a salvarci. Il calcio è così, non sempre le cose girano come sperato. Le colpe, come ha detto il direttore Turotti, sono di tutti, tranne che della società, che ci mette i soldi. In campo ci vanno i giocatori e sono sicuro che, come hanno cambiato allenatore, interverranno anche sul mercato, li conosco.
Antonelli ha mostrato piena comprensione per la delusione e la disaffezione dei tifosi, i cui numeri allo stadio sono in calo. «La disaffezione è tanta. Finché non tornerà a vincere difficilmente la Pro potrà riaccendere l'entusiasmo, soprattutto tra i giovani». I bustocchi sono esigenti: «Lo sono sempre stati – chiosa Antonelli - , poi anche le contemporaneità con la pallavolo non aiutano. Sono sicuro che se la società ambirà a puntare a qualcosa di più della C, i tifosi torneranno in tanti allo Speroni. Passiamo questo brutto momento, poi potremo pensare in grande»
