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Sport | 06 dicembre 2025, 14:10

VIDEO. Greco, la scossa alla Pro Patria: «Basta complimenti, ora voglio essere più sporco e vincere»

Il tecnico alla vigilia della sfida con la Dolomiti Bellunesi: «La frenesia di far punti ci porta a commettere errori. Paghiamo l'inesperienza, ma dobbiamo imparare a conviverci e a restare lucidi. Vogliamo onorare questa maglia anche se non saremo mai all'altezza della storia della Pro»

VIDEO. Greco, la scossa alla Pro Patria: «Basta complimenti, ora voglio essere più sporco e vincere»

Vincere, anche senza brillare. È questo l'auspicio di Leandro Greco, che alla vigilia del delicatissimo scontro salvezza con la Dolomiti Bellunesi (domani, ore 17.30, allo Speroni) chiede alla sua Pro Patria un cambio di passo, soprattutto in classifica. I buoni 60' con la Triestina, così come, la discreta figura fatta in casa del Lecco, non hanno portato punti: il tecnico suona la carica, analizzando le fragilità psicologiche di una squadra che ha bisogno di risalire, già prima di Natale.

L'avversario: «Squadra ambiziosa e di qualità»

Il primo pensiero del tecnico è per l'avversario di turno, una matricola che non va assolutamente sottovalutata. I veneti arrivano dal successo interno con l'Inter nel recupero di mercoledì e sono a tre risultati utili consecutivi: «È una società molto organizzata, molto ambiziosa, che ha speso molto sul mercato con ambizioni importanti», ha esordito Greco. «Hanno giocatori di qualità e vengono da un risultato che sicuramente ha dato entusiasmo ed energia. Sanno giocare a calcio, hanno un'identità e una struttura ben definita. Sarà una partita molto, molto complicata, che ci aspetterà per 90 minuti e passa di grande attenzione e concentrazione». 

La "frenesia" e il peso della classifica

Greco individua il principale ostacolo non tanto nell'impegno – «faccio fatica a rimproverare i ragazzi per impegno e dedizione» – quanto nella gestione emotiva, figlia di un momento difficile. «È più inesperienza», ha spiegato, riferendosi alla giovane età di alcuni reparti chiave. «Poi tutto questo è sempre anche figlio del nostro momento: Magari a Trieste, fossimo stati in una posizione di classifica più consona, quella partita l'avremmo vinta con più forza e tranquillità».

Il vero nemico, secondo il tecnico, è la fretta di voler risolvere tutto e subito. «Dopo un gol, siccome abbiamo necessità di far punti, la sensazione è che si entri in una frenesia, sperando che il tempo passi velocemente. Questa cosa ti fa abbassare, ti fa commettere qualche errore in più e aumenta la fragilità». Una dinamica psicologica con cui la squadra deve imparare a fare i conti: «Questo ce l'hanno tutte le squadre che vivono il nostro percorso. Dobbiamo saper convivere e rimanere lucidi nei momenti importanti».

Basta complimenti, servono i punti

Il tecnico non nasconde una certa frustrazione per le tante prestazioni positive non concretizzate. «Sono un po' stanco di ricevere complimenti da colleghi, come con Lecco o Alcione», ha ammesso con amarezza. «Mi piacerebbe essere più sporco in questo momento, fare partite brutte ma vincere più gare». Un sentimento legato al rammarico per non essere riuscito a creare quel circolo virtuoso che alimenta l'entusiasmo. «Il mio più grande dispiacere è non essere riuscito a creare un clima positivo attorno a questa squadra e a dare soddisfazione alla gente che segue la Pro Patria, perché i ragazzi ne avrebbero bisogno. Pur sapendo che non possiamo essere all'altezza della storia della Pro Patria, noi come altri, stiamo cercando di onorare al meglio l'impegno»

Le scelte: ancora Ganz-Udoh-Renelus

Per la sfida di domani, Greco riproporrà la solita cintura difensiva, vista l'assenza di Masi, operato in settimana al menisco e che dovrà stare fermo almeno fino alla sosta natalizia. In attacco torna bomber Mastroianni, che ha scontato la giornata di squalifica: «Non abbiamo tante altre alternative in difesa», ha spiegato, «tranne Aliata che è un 2007, che è bravo ma sta imparando. Davanti invece stanno tutti bene: stiamo lavorando, ma chi parte dall'inizio dipende dalle caratteristiche, da ciò di cui la squadra ha bisogno e dall'evoluzione della gara. Tutti però possono essere importanti anche a gara in corso». Assente, ovviamente, anche il centrocampista Bagatti, fermato per due giornate dal giudice sportivo dopo il rosso rimediato a Trieste.

Giovanni Ferrario


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