A come artista, quale era Trixi Bulla Montecchi. Ma anche come amica: perché Trixi, scomparsa a 82 anni (LEGGI QUI), sapeva attribuire il giusto valore alle amicizie. Stefania Pellegatta condivide un messaggio bellissimo per Trixi, ricordando una mostra insieme a Emanuela Martignon e Maria Seemann.
Un giorno di qualche anno fa Francesca Boragno mi invitò in Galleria per conoscere la sua speciale amica artista. Trixi aveva l’ esigenza di ambientare le sue sculture luminose con alcune opere che si adattassero alle sue per tipologia e colori. Inutile dire che è stato amore a prima vista per lei e per le sue lampade. Di ogni pezzo ne raccontava la storia, dalla scoperta, alla lavorazione, alla finitura. “E’ un vecchio rosmarino” diceva. E mentre raccontava le fasi di lavorazione muoveva le mani lasciando immaginare all’ interlocutore i complessi strumenti che utilizzava. “Ho fatto fatica a gestirlo”, diceva, “ma io sono austriaca e se ho in mente una cosa la devo fare”. Questo suo orgoglio viennese emergeva sempre nei suoi racconti; non faceva segreto dei suoi pensieri e dei suoi giudizi che accompagnava con una sottile ironia e una simpatica sequela di sguardi ed espressioni uniche.
Elegante, raffinata, coinvolgente, profonda. Questa era lei. Piacevole sempre, sapeva dare valore alle amicizie. Amante delle cose belle, aveva la capacità di tramutare il più umile ramoscello in un prezioso gioiello, la più semplice radice in un prezioso lume. Non potremo che pensare a te ogni qualvolta ci imbatteremo in una radice o in qualche ramo particolare.
Auf Wiedersehen, wunderbare Trixi!














