C’è stato un istante, a metà mattina, in cui il traffico e i rumori della città sembravano essersi spenti, lasciando che fosse solo il cielo a raccontare la storia di un ritorno atteso per quasi sette anni. È il 4 dicembre 2025: dopo quasi sette anni di attesa, la croce di San Giulio è tornata al suo posto, sul campanile.
L'operazione tecnica si è trasformata, per qualche decina di minuti, in un evento visivo di rara suggestione. Agganciata ai cavi di una gru colossale, estesa per oltre 130 metri, la struttura d'acciaio benedetto la scorsa settimana (LEGGI QUI) ha spiccato il volo. Un’ascesa lenta, quasi solenne, che ha visto il simbolo sacro staccarsi da terra per diventare via via più piccolo agli occhi di chi osservava dal basso, fino a quasi confondersi con il grigio delle nubi.
È stato un volo poetico, in bilico tra la pesantezza della materia – 645 chilogrammi di acciaio – e la leggerezza con cui la macchina l’ha accompagnata verso la cuspide. Mentre la croce saliva lungo il fianco del campanile, il secondo più alto della Lombardia, anche il meteo ha deciso di recitare la sua parte: la pioggia, inizialmente timida, si è fatta fitta e insistente proprio mentre il carico raggiungeva l'apice, come a voler battezzare l'arrivo. Ma il vero protagonista atmosferico è stato il vento: temuto come il principale ostacolo per manovre a quelle quote, è invece calato proprio nel momento decisivo, lasciando che l’aria ferma facilitasse il compito delicatissimo degli operai.
Lassù, sospesi tra la città e le nuvole, cinque tecnici di una ditta specializzata hanno accolto l'arrivo della struttura. L’imbragatura ha tenuto, la mano ferma dei manovratori ha fatto il resto. Una volta posata sul "tetto" del campanile, sono iniziate le operazioni di saldatura e ancoraggio, completate con successo nonostante qualche piccolo contrattempo legato all’acqua, gestito con pazienza e mestiere.
Se il cielo ha regalato poesia, la terra ha ricordato la prosa della quotidianità. L’inizio dei lavori, fissato per le 9, ha infatti subito un ritardo di circa mezz’ora a causa di un intoppo puramente urbano (LEGGI QUI): un’automobile, parcheggiata proprio nell'area indispensabile per il posizionamento e le manovre della gru, ha costretto la Polizia locale – presente con il comandante Francesco Nicastro e il vicecomandante Francesco Cardella – a richiedere la rimozione forzata del mezzo.
Superato l'ostacolo e liberata l'arteria stradale (via Gerenzano e l'area attorno a corso Matteotti), il cantiere ha potuto procedere spedito. La nuova croce, alta otto metri e progettata con bracci a sezione circolare per offrire minore resistenza alle raffiche, ha così sanato quella "mancanza" nello skyline cittadino che durava dal 24 dicembre 2018.
La circolazione, interdetta per garantire la sicurezza di pedoni e automobilisti durante le fasi critiche del sollevamento, è stata riaperta circa un’ora dopo il termine dei lavori, giusto in tempo per accogliere il flusso del traffico dell'ora di pranzo.
Castellanza rialza lo sguardo: San Giulio è di nuovo completa.





















