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Cronaca | 02 dicembre 2025, 13:43

Omicidio di Cairate, in aula Carolo chiede scusa alla famiglia di Andrea Bossi

Il ventenne imputato per l’omicidio di Andrea Bossi, ha chiesto scusa alla famiglia della vittima durante l’udienza di oggi davanti alla Corte d’Assise di Busto Arsizio. Il delitto, avvenuto nella notte tra il 16 e il 17 gennaio 2024 a Cairate, vede imputato anche Michele Caglioni. Processo rinviato al 9 dicembre, sentenza il 16 dicembre

Omicidio di Cairate, in aula Carolo chiede scusa alla famiglia di Andrea Bossi

«Chiedo scusa alla famiglia di Andrea». Con queste parole Douglas Carolo, ventenne imputato per l’omicidio di Andrea Bossi, ha reso dichiarazioni spontanee davanti alla Corte d’Assise di Busto Arsizio, oggi 2 dicembre. «Chiedo scusa al padre di Andrea - ha detto - che è qui in aula. Mi dispiace per il dolore provocato ai suoi familiari». Il delitto, avvenuto nella notte tra il 16 e il 17 gennaio 2024 nell’abitazione della vittima a Cairate, vede imputato in concorso anche Michele Caglioni.

L’udienza odierna, inizialmente destinata alla discussione del processo, è stata rinviata. La presidente Rossella Ferrazzi ha fissato la ripresa per il 9 dicembre, con discussione ad oltranza fino alle 21, mentre repliche e sentenza sono previste per il 16 dicembre. Il rinvio è stato deciso per garantire l’ascolto completo di tutte le parti e dei rispettivi difensori.

Nel corso delle dichiarazioni, Carolo ha ribadito di non aver avuto rapporti sessuali con la vittima e ha chiarito alcuni dettagli sui movimenti della serata, correggendo precedenti affermazioni. Ha spiegato che, la notte del delitto, i due erano usciti tre volte insieme per procurarsi materiali per fumare uno spinello, precisando così quanto dichiarato in precedenza, secondo cui le uscite sarebbero state solo due.

Carolo ha inoltre aperto il cancello a Michele Caglioni, permettendogli di entrare nell’appartamento di Bossi, e ha chiesto scusa al pubblico ministero per le contraddizioni emerse durante il processo.

Durante l’udienza sono state acquisite copie forensi del cellulare della madre di Caglioni e una mail inviata dall’imputato alla ex fidanzata, elementi considerati rilevanti ai fini della contestazione dell’aggravante della premeditazione.

Secondo l’accusa, Carolo e Caglioni avrebbero pianificato di uccidere Bossi per derubarlo. La Procura ricostruisce che Carolo lo avrebbe attirato fuori dall’abitazione, aprendo poi l’ingresso a Caglioni; insieme lo avrebbero aggredito: uno dei due lo avrebbe stordito con una padella, l’altro lo avrebbe colpito al collo con un coltello.

Redazione

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