Domani sera, 25 novembre, alle 20.30, la sede della Croce Rossa Italiana di Gallarate, in via XXIV Maggio, ospiterà Rinascere libere, un appuntamento dedicato alla sensibilizzazione sulla violenza di genere, un fenomeno che continua ad attraversare la quotidianità con un’urgenza che non permette indifferenza. La serata sarà un momento di confronto profondo, pensato per riflettere non solo sull’emergenza, ma anche sul percorso di rinascita delle donne che trovano la forza di denunciare, ricostruendo passo dopo passo la propria vita.
L’iniziativa è organizzata dal Comitato Cri di Gallarate in collaborazione con l’associazione SiCura, realtà impegnata nella prevenzione e nel contrasto di ogni forma di violenza – fisica, psicologica o economica – verso donne, uomini, bambini e anziani che necessitano di tutela e supporto. Grazie all’unione delle competenze e delle testimonianze delle due realtà, la serata offrirà l’occasione per andare oltre la cronaca, approfondendo le dinamiche umane e sociali che si celano dietro ogni storia di violenza, con la consapevolezza che conoscere significa già intraprendere un cammino di libertà.
A introdurre l’incontro sarà Elisabetta Bani, vice presidente del Comitato Cri di Gallarate, che ribadisce il ruolo educativo della Croce Rossa all’interno della comunità.
La moderazione sarà affidata a Marta Badella, volontaria Cri, mentre la psicologa e psicoterapeuta in formazione Mara Pravettoni offrirà una riflessione sulla dimensione identitaria femminile e sul significato profondo dell’affermazione "Ogni donna nasce figlia", invitando a riconoscere la complessità emotiva di chi vive o ha vissuto situazioni di abuso. Seguirà l’intervento della psicoterapeuta Serena Mottura, che analizzerà la fragilità maschile e le radici strutturali della violenza di genere, un tema che invita a riconsiderare i modelli educativi e relazionali ancora troppo ancorati a stereotipi rigidi.
Uno sguardo operativo sul territorio sarà proposto da Anna Laghi, presidente di SiCura ODV, che illustrerà i modelli di intervento attivi nel sostegno alle vittime, mostrando quanto sia fondamentale l’integrazione tra ascolto, protezione e accompagnamento. Chiuderà il ciclo degli interventi l’avvocata Stefania Passiu, che offrirà una lettura giuridica del fenomeno, analizzandone definizioni, cause e possibili rimedi, ricordando che «la violenza non ha genere» e che la tutela passa da un impegno condiviso.
Al termine dell’incontro verrà inaugurata la Panchina Rossa, simbolo universale della lotta contro la violenza sulle donne, ma anche monito permanente affinché nessuna storia venga dimenticata. Un gesto che unisce memoria e responsabilità, fissando nella città un punto di riflessione e di impegno quotidiano.
La partecipazione è libera, con prenotazione gradita. L’invito è rivolto a tutta la cittadinanza, affinché la conoscenza diventi davvero il primo passo verso il cambiamento.















