Gli scatti davanti al Babbo Natale di via Cavallotti saranno un po’ il “Gronchi rosa” delle festività natalizie a Busto. Come il francobollo “sbagliato” del 1961 (emesso, ritirato e divenuto costoso oggetto da collezione) il Babbo Natale ha fatto una fugace apparizione e poi è tornato nell’ombra. L’accoglienza sui social è stata tutt’altro che benevola: "brütu 'mè 'l pecà", "brutto come il peccato" è stato, fra l’altro, definito in una sequenza di commenti quasi esclusivamente negativi.
«Eppure – segnalava chi vive e lavora nella via – non erano pochi quelli che si facevano fotografare lì davanti. Ed era comunque un miglioramento rispetto alla casetta dell’anno scorso, semplicemente inutile». I difensori, cauti, dell’istallazione confidavano nell’illuminazione notturna: si intravedevano lucine decorative, mai entrate in funzione, e la stessa scritta alla base prometteva di accendersi. Ma qui sorgeva un secondo problema, riconosciuto, questa volta, senza eccezioni: perché “Père Noël” al posto di "Babbo Natale"?
Interrogativo risolto, anzi, sradicato: istallazione rimossa nella serata di oggi, venerdì 7 novembre, e sostituzione con quello che sembra un grande pacco regalo (foto sotto). Per il Père Noël più un “adieu” che un “au revoir”.















