“Facta non verba”, fatti e non parole. Il gruppo di ultrà “1919” della Pro Patria, che già aveva esposto uno striscione in corso XX Settembre nei pressi dello stadio (LEGGI QUI), annuncia che non parteciperà all'incontro tra la società e i tifosi, in programma per sabato 25 ottobre al “Carlo Speroni”. Una presa di posizione netta, comunicata oggi, 23 ottobre.
L'incontro era stato sollecitato settimana scorsa dal Pro Patria Club, insieme a Tigrotto, Museum e a una parte degli stessi Ultrà (LEGGI QUI), come reazione alla preoccupante situazione di classifica, culminata nella sconfitta interna con il Brescia, e legata all’incertezza sul futuro societario. La società avrebbe poi esteso l'invito a tutte le “anime del tifo organizzato”.
Tuttavia, il gruppo 1919 ha deciso di chiamarsi fuori. «Decliniamo educatamente l'invito della società», si legge nel comunicato ufficiale diffuso sui canali social. «Crediamo che di parole ne siano state spese fin troppe, ora è il tempo di fare i fatti: la società (o le società) si comportino da tali, ricordandosi che la Pro Patria è una squadra professionistica con una gloriosa storia ultracentenaria».
«Ci limiteremo a continuare a fare ciò che ci riesce meglio, cioè tifare con orgoglio dall'unico settore vivo di uno stadio fantasma», prosegue la nota. «Fiduciosi che i nuovi arrivati porteranno una ventata di aria nuova, limitatamente al fatto che, ad ora, rappresentano ancora la minoranza».
La conclusione non lascia spazio a interpretazioni: «Concludiamo quindi rimarcando che il gruppo 1919 non solo non sarà presente materialmente ma non sarà neanche rappresentato da nessun altro durante il sopracitato incontro».















