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Busto Arsizio | 16 ottobre 2025, 13:20

Busto, più risorse per i dipendenti comunali. Personale valorizzato, anche per fermarne la “fuga”

Incrementate di 800mila euro le risorse stabili destinate al personale, superando il blocco del fondo legato all’indagine della Corte dei Conti. «Con questa decisione si risolverà una problematica che si trascinava da troppo tempo», dice l’assessore Cislaghi. Che fa sapere di «tifare» per il ministro Zangrillo, impegnato a colmare il divario tra i salari dei ministeri centrali e quelli degli enti locali

Il sindaco Antonelli (in piedi) e l'assessore Cislaghi

Il sindaco Antonelli (in piedi) e l'assessore Cislaghi

L’amministrazione di Busto Arsizio incrementa le risorse stabili destinate al personale comunale. Lo stanziamento da 800mila euro è stato approvato ieri nella riunione di giunta, su proposta dell’assessore al Personale Mario Cislaghi.
La delibera mette fine alle penalizzazioni retributive imposte ai dipendenti dall’indagine della Corte dei Conti e dal conseguente blocco del fondo risorse decentrate.

Da tempo i sindacati chiedevano di intervenire in questo senso (leggi qui), riconoscendo l’impegno del personale e cercando così di frenare, con un ritocco in busta paga, anche la “fuga” dei lavoratori da Palazzo Gilardoni.
Quello che sarà l’effettivo aumento per ciascun dipende da più fattori. In ogni caso, i lavoratori dovrebbero vederselo riconosciuto a partire da novembre.
Ieri il passo è stato compiuto: tecnicamente, l’amministrazione ha autorizzato l’incremento delle risorse stabili decentrate in base a una norma approvata di recente, il D.L n. 25/2025, convertito in Legge n. 69/2025, che prevede la possibilità di incrementare le risorse al fine di armonizzare il livello retributivo dei dipendenti del comparto Enti locali a quello di altri comparti della pubblica amministrazione, in deroga al limite del D.Igs. n. 75/2017. Sostanzialmente, la norma consente di colmare i divari tra enti locali nella valorizzazione del personale, offrendo ai Comuni finanziariamente virtuosi la possibilità di rafforzare il trattamento accessorio.

«Ancora non basta, ma la situazione si sblocca dopo tanti anni», sottolinea il sindaco Emanuele Antonelli.
Per l’assessore Cislaghi è un segno tangibile di fiducia e valorizzazione nei confronti dei dipendenti, che saranno chiamati a mesi impegnativi, tra lavori legati al Pnrr da ultimare, Pgt da redigere, oltre alle incombenze quotidiane che non sono certo poche per un ente sottorganico. Anche se i dipendenti, negli ultimi anni, sono in crescita (attualmente sono 419). Tra l’altro, per il ruolo di dirigente amministrativo, di recente sono pervenute ben 97 domande.

Il problema (annoso) è che spesso i dipendenti, dopo essere stati formati a Busto, “migrano” verso altri municipi che garantiscono un trattamento economico migliore.
Con l’aumento delle risorse, il fenomeno dovrebbe ridursi: «Con la decisione assunta ieri si risolverà una problematica che si trascinava ormai da troppo tempo e si colmerà il divario retributivo tra i dipendenti del Comune di Busto e quelli di altri enti locali – afferma Cislaghi –. Il tutto nell'ottica di valorizzare il personale, efficientare i servizi e creare valore pubblico. L’aumento del fondo ci permetterà di tornare ad essere un Comune attrattivo e quindi di assumere risorse umane in un contesto in cui servono sempre maggiori competenze per affrontare le sfide progettuali, tra cui quelle della transizione digitale. Valorizzare il merito, investire nella formazione e attrarre i talenti sono le leve strategiche su cui stiamo agendo per avvicinarci ancor di più alle esigenze di cittadini e imprese».

Domani è convocato un incontro con le organizzazioni sindacali: l’assessore confida nel confronto costruttivo e nella condivisione delle decisioni prese con i sindacati che in questi anni hanno sempre sottoscritto all’unanimità gli accordi a favore dei dipendenti. La giunta ha dato mandato alla delegazione di parte pubblica anche di attivare la contrattazione integrativa per incrementare le risorse per il trattamento accessorio del personale destinatario degli incarichi di elevata qualificazione. Nel corso della trattante si affronterà anche il tema del welfare integrativo.

Nel frattempo, l’assessore Cislaghi fa sapere di seguire con attenzione le mosse del ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, intenzionato a colmare il divario tra i salari dei ministeri centrali e quelli degli enti locali.
In vista non c’è nessun ritorno in Forza Italia (partito del ministro), assicura l’assessore. Semplicemente, la condivisione di un’istanza: «Tifo per Zangrillo, che si affida anche al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che, da ex sindaco, sa cosa vuol dire avere dipendenti pagati in un certo modo. Bisogna anche rinnovare i contratti scaduti nel 2022».

Riccardo Canetta

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