Sono tante le immagini che si uniscono in un magnifico affresco della Busto capace di fare le cose con il cuore. Una potente è la fila di persone con maglietta arancione alla festa degli alpini, in attesa di un meritato "rancio" dopo la Corsa della Speranza (LEGGI QUI).
È come se in quei minuti, sotto un cielo che già di per sé era uno spettacolo, si avvertisse l'eco di questa energia buona. La Fondazione Bianca Garavaglia ets con l'intensa manifestazione che si concludeva, abbracciava le penne nere in prima linea al Museo del Tessile per deliziare i palati ma anche per ricordare l'importanza di impegnarsi per gli altri. Lo raccontano gli stand delle associazioni, dall'Aido - così intrecciata alla storia degli alpini, non a caso porta il nome di Don Gnocchi - alla Croce Rossa e altre realtà ancora..
La manifestazione è stata ancora una volta un grande dono degli alpini alla città (LEGGI QUI) in termini di momenti speciali da condividere. Del resto, il gruppo De Simoni ne organizza tanti e in silenzio si prende cura con la Croce Rossa e altre realtà dei clochard della stazione Centrale, preoccupandosi di contribuire ai loro pasti.
La festa è un'occasione per dirsi tutto questo, dare spazio alle attività sociali che migliorano la vita dei bustocchi e anche per divertirsi un po'.