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Gallarate | 01 ottobre 2025, 15:48

Kandinsky protagonista al MA*GA: un dialogo tra Italia ed Europa

Dal 30 novembre 2025 al 12 aprile 2026 Gallarate ospita “Kandinsky e l’Italia”, mostra di respiro internazionale che unisce il Museo MAGA e Ca’ Pesaro di Venezia. «Un rinnovato momento di riflessione sull’astrattismo e sul portato rivoluzionario delle avanguardie storiche» afferma la curatrice Elisabetta Barisoni

Kandinsky protagonista al MA*GA: un dialogo tra Italia ed Europa

Un progetto culturale di portata straordinaria si prepara ad animare Gallarate: dal 30 novembre 2025 al 12 aprile 2026 il Museo MAGA ospiterà la grande esposizione “Kandinsky e l’Italia”, realizzata in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia. La mostra, curata da Elisabetta Barisoni, storica dell’arte e dirigente di Ca’ Pesaro - Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia, e da Emma Zanella, direttrice del MAGA, rappresenta uno dei momenti più attesi della stagione culturale nazionale.

L’iniziativa, sostenuta dal Ministero della Cultura e inserita all’interno dell’Olimpiade Culturale di Milano-Cortina 2026, gode del patrocinio del Comune di Gallarate, della Regione Lombardia e rientra anche nel programma Varese Cultura 2030, finanziato da Fondazione Cariplo.

La rassegna si concentra sulla centralità dell’opera e del pensiero di Wassily Kandinsky (1866-1944), padre dell’astrattismo, in relazione alla scena europea e alla grande stagione dell’astrattismo italiano tra gli anni Trenta e Cinquanta. Saranno esposte 130 opere, provenienti da Ca’ Pesaro, dal MA*GA e da prestigiose collezioni pubbliche e private, in un percorso che racconta la nascita e l’evoluzione dell’arte astratta.

«Si tratta di una nuova avventura – sottolinea Barisoni – per le collezioni civiche di Ca’ Pesaro, in dialogo attraverso i decenni del ’900 con le opere del MA*GA e di importanti raccolte pubbliche e private. Sono sicura che l’esposizione possa costituire un rinnovato momento di riflessione sul portato rivoluzionario delle avanguardie storiche e sull’astrattismo di Kandinsky e dei suoi sodali».

Un pensiero condiviso anche da Emma Zanella, che evidenzia il valore della collaborazione: «La mostra rappresenta un’importante opportunità di collaborazione tra due prestigiosi musei dedicati alle arti contemporanee. Questa sinergia promuove una valorizzazione reciproca e rafforza il ruolo delle arti contemporanee nel panorama culturale italiano».

Il percorso espositivo si articola in tre sezioni principali. La prima ripercorre la temperie culturale internazionale degli anni Venti e Trenta, quando Kandinsky, attraverso le lezioni al Bauhaus, influenzò lo sviluppo della pittura astratta, dialogando con artisti come Paul Klee, Jean Arp, Joan Miró, Alexander Calder e Antoni Tàpies.

La seconda parte si concentra sul rapporto tra Kandinsky e l’Italia, a partire dalla celebre personale del 1934 alla Galleria del Milione di Milano, che aprì un intenso dibattito tra i protagonisti dell’arte astratta italiana, da Lucio Fontanaa Osvaldo Licini, da Fausto Melotti a Luigi Veronesi.

Infine, la terza sezione indaga l’eredità di Kandinsky nel secondo dopoguerra, con i movimenti Forma, MAC e Origine, che misero in dialogo i maestri storici con nuove generazioni di artisti come Carla Accardi, Piero Dorazio, Emilio Vedova, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo e Giuseppe Capogrossi.

Il catalogo della mostra è edito da Dario Cimorelli Editore. La prevendita dei biglietti aprirà online su TicketOne (www.ticketone.it) dal 1° ottobre 2025.

Con questo appuntamento, Gallarate conferma il proprio ruolo di protagonista nella scena artistica italiana ed europea, offrendo al pubblico un viaggio unico nella storia dell’arte astratta, nel segno di uno dei suoi padri fondatori.

Alice Mometti

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