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Gallarate | 24 settembre 2025, 14:32

Gallarate, la lettura come bene comune: la biblioteca Majno al centro di un progetto corale

Nuovi linguaggi, collaborazioni e un Forum cittadino: «Investire nei libri significa investire nel futuro culturale e sociale della comunità»

Gallarate, la lettura come bene comune: la biblioteca Majno al centro di un progetto corale

C’è un’idea di città che si riflette nella sua biblioteca. A Gallarate la Majno, vincitrice del bando Avviso Unico Cultura 2025 di Regione Lombardia, rilancia la sua vocazione di presidio culturale diffuso, capace di tessere relazioni e produrre innovazione sociale. Non è solo un riconoscimento formale – quello di “Città che legge” assegnato dal Cepell per il triennio 2024-2026 – ma una responsabilità che si traduce in azioni concrete, dal centro alle periferie.

Il progetto premiato guarda alla lettura come strumento di benessere e di coesione. La biblioteca non si limita più a custodire libri: propone laboratori di scrittura creativa e albi illustrati, convegni dedicati al welfare culturale e al rapporto tra arte e salute, attività all’aperto con l’ApeMA*GA per famiglie e bambini, percorsi di scoperta del territorio intrecciati con la dimensione ludica. Un mosaico di iniziative che punta a costruire comunità attraverso la partecipazione intergenerazionale.

L’assessore regionale alla cultura Francesca Caruso, presente al MA*GA per la conferenza stampa del progetto ha detto «Abbiamo deciso di finanziare nuovamente questo progetto perché è stato un esempio virtuoso, una rete di collaborazione tra scuole, enti e poli culturali che ha fatto crescere la comunità».

«Investire sulla lettura significa investire sul futuro culturale e sociale della comunità», ha sottolineato Claudia Mazzetti, assessore alle Attività formative del Comune di Gallarate, presentando il progetto insieme a Francesca Caruso, assessore regionale alla Cultura. Una dichiarazione che va letta come manifesto politico: non è la biblioteca a muoversi in solitaria, ma una rete di soggetti – dal MA*GA alla Società Gallaratese di Studi Patri, fino alla libreria Biblos-Mondadori, al Premio Gallarate, a Il Cavedio e a 3SG – che contribuisce alla costruzione di un vero e proprio ecosistema culturale.

Il momento più atteso sarà il primo Forum del Patto per la Lettura, siglato lo scorso aprile: un luogo di confronto e co-progettazione che si annuncia come banco di prova per verificare quanto il territorio sia davvero disposto a condividere strategie e responsabilità culturali. Nello stesso giorno, un raduno dei gruppi di lettura cittadini metterà in rete esperienze già consolidate a livello regionale.

Un’attenzione particolare viene rivolta alle nuove generazioni. Una call aperta agli under 36 invita giovani volontari a cimentarsi nell’organizzazione di eventi culturali: un modo per formare competenze e, al tempo stesso, stimolare un ricambio nella gestione della vita culturale cittadina.

Alice Mometti

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