Busto Arsizio | 20 settembre 2025, 10:00

Dopo le botte, il passo indietro: Sara Vega ridimensiona il suo impegno con Casaringhio

La fondatrice del sodalizio che si occupa di animali e persone in difficoltà lascia la presidenza: «L’aggressione subita a luglio pesa. E dopo cinque anni in trincea ho bisogno di pensare un po’ di più a me stessa. Resto con l’associazione ma in modo diverso». Le storie di quanti sono stati aiutati negli anni, fra tragedia e rinascita

Dopo le botte, il passo indietro: Sara Vega ridimensiona il suo impegno con Casaringhio

Se si volessero ridurre decisione e prospettive a uno slogan, questo sarebbe: animali sì, persone non più. Sara Vega, fondatrice di Casaringhio, l’associazione che si occupa di animali in difficoltà e bisognosi (realtà fra l’altro premiata in occasione delle benemerenze civiche 2022), lascia la presidenza della sua creatura e annuncia la volontà di circoscrivere il proprio impegno. Un passo indietro, non una ritirata. Motivo: cinque anni in prima linea sono tanti, le fatiche di lavorare su due fronti, quello degli animali e quello delle persone, troppo onerose.

«La goccia, chiamiamola così, che ha fatto traboccare il vaso è stata l’aggressione subita questa estate». Era luglio e un senza fissa dimora accolto in una stanza messa a disposizione da Casaringhio divenne improvvisamente ingestibile (vedi QUI). Sara raccontò di avere ricevuto percosse, di essere stata costretta a guidare fino alla periferia di Legnano, di essere stata derubata dell’auto. Una volta a casa, trovò l'appartamento, da cui mancavano diversi oggetti, a soqquadro. Tutto denunciato alle autorità competenti.

«Un po’ troppo» dice oggi, dopo una lunga riflessione. «Ci ho pensato su e, partendo dal fattaccio, sono giunta alla conclusione che occorre rallentare. Lo devo alla mia famiglia e a me stessa. Limiterò il mio impegno di volontaria agli animali, per loro continuerò a esserci. Il resto lo lascio, per motivi personali. Quando si dice così si pensa subito a una scusa o a qualcosa di brutto. Ma nella vita succedono tante cose, brutte e belle. Io faccio un passo indietro per motivi personali reali, brutti e belli».

Sara ha approfittato di “BA cuori insieme”, la manifestazione che porta nelle vie del centro le associazioni di volontariato (vedi QUI), per comunicare la decisione alle realtà con cui ha condiviso un pezzo di strada. La scelta è fatta, incertezze non ce ne sono. «Anche se alcune persone che Casaringhio ha aiutato, o ha provato ad aiutare, sono indimenticabili. Come Francesca. Insegnante di inglese, soffriva di disturbo bipolare e viveva in auto con i suoi cagnolini. Purtroppo, nonostante appelli su appelli, non siamo riusciti a tirarla fuori dal suo gorgo ed è morta in un incidente. Yao, dal Togo, che stava per strada ed era allo sbando. Lo abbiamo ospitato e anche grazie all’associazione ha ottenuto la protezione internazionale, poi ha camminato sulle sue gambe e si sta costruendo una vita. Martina, che ci ha contattato per raccontare, con incredibile dignità, l’indigenza vissuta non lontano dal centro di Busto, con il papà anziano e i suoi cani, unici antidoti alla solitudine. Potrei continuare…».

Casaringhio smetterà di occuparsi di persone in difficoltà? «No. Non lo farò più io, non posso più gestire le richieste, le chiamate notturne… Ci sarà un nuovo presidente, Luca Astolfi, che ha tutte le qualità per guidare l’associazione. E ci sarà una fase di passaggio. Poi Luca darà la sua impronta, è giusto e sano che avvenga un ricambio. Come è giusto e sano che l’impegno vada avanti. Alle associazioni con cui ho condiviso qualcosa in questi anni, ai loro responsabili e volontari, dico grazie per quello che abbiamo fatto e per quanto mi hanno insegnato. Ovviamente ringrazio la gente di Casaringhio, le persone che si sono date da fare. A loro dico: avanti, forza».

Stefano Tosi

Leggi tutte le notizie di IERI... OGGI, È GIÀ DOMANI ›
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore