La sessione pomeridiana del Consiglio regionale si è aperta oggi con un minuto di silenzio in memoria di Charlie Kirk. Ma, insieme all’attivista di estrema destra ucciso la settimana scorsa durante un incontro pubblico in Utah, l’assise del Pirellone ha ricordato anche Melissa Hortman, deputata statale del Partito Democratico assassinata insieme al marito lo scorso giugno.
«Kirk era uno di noi, mandiamo un messaggio di pace, non di odio», ha detto il capogruppo della Lega Alessandro Corbetta. «La destra rifletta sul linguaggio violento usato anche dai suoi leader», ha però osservato il collega del Pd Pierfrancesco Majorino.
Giovedì anche il Consiglio comunale di Busto Arsizio osserverà un minuto di silenzio per Kirk: era stata la Lega a proporre un momento di commemorazione in tutti i Comuni della provincia di Varese.
«Ondata di odio nell’Occidente»
«La democrazia è viva e sana se sa condannare ogni forma di discriminazione e violenza», ha detto il presidente del Consiglio Federico Romani prima del minuto di silenzio rispettato dall’aula. Una commemorazione che, dopo la riunione dell’ufficio di presidenza di ieri, ha unito la figura di Kirk a quella di Hortman.
Il leghista Corbetta ha condannato «l’ondata di odio che c’è nell’Occidente, in Europa. A seguito del terribile omicidio, qualcuno ha tentato di far passare il concetto che Kirk se la fosse cercata. Stiamo attenti a dare il patentino di nazismo o fascismo a chiunque vada fuori rispetto a una certa cultura dominante. Non c’è nulla di più antifascista di andare nelle università e cercare il dialogo con gli studenti, come faceva lui».
Corbetta ha definito «vergognosi» gli «applausi al Parlamento Europeo quando è stato dato il diniego al minuto di silenzio. In Lombardia, invece, si è scelto di mandare un messaggio di pace e democrazia, non di odio. Kirk è stato trasformato in un martire per la libertà. Non condividevamo tutto quello che diceva, ma era uno di noi e cercheremo di tenere viva la sua memoria». E proprio «Charlie Kirk uno di noi» recitava il cartello mostrato dai consiglieri leghisti.
Sempre dai banchi del centrodestra, il capogruppo di Fratelli d’Italia Christian Garavaglia ha sostenuto che l’attivista aveva la «colpa di essere cristiano evangelico e di usare i social per diffondere in modo chiaro e diretto le proprie idee. Un uomo coraggioso, libero, disposto a dare la vita per le proprie idee. Demonizzare l’avversario porta a conseguenze tragiche. Ma le idee non possono essere uccise».
Il Pd e il «linguaggio violento» della destra
Una commemorazione dai toni di un dibattito politico. Il capogruppo del Pd Majorino si è rivolto ai colleghi della maggioranza: «Riflettete sulle cose che la destra in Italia e nel mondo ha fatto in questi anni. Il linguaggio violento e dell’odio usato anche dai vostri leader nazionali, Salvini è il più noto, va nella direzione che voi oggi qui giustamente ritenete di dover denunciare».
Majorino ha voluto aggiungere un pensiero per le vittime di Gaza, condannando «l’azione di pulizia etnica e di cancellazione di un popolo e di una terra».
In silenzio anche a Busto
Giovedì anche il Consiglio comunale di Busto osserverà un minuto di silenzio per Kirk. L’idea di commemorare l’attivista statunitense era stata proposta dal segretario provinciale di Varese della Lega, Andrea Cassani, e dall’eurodeputata Isabella Tovaglieri (che è anche consigliera comunale a Busto), a seguito della scelta della presidenza dell'Eurocamera di respingere la richiesta di commemorare il giovane attivista conservatore.
L’assise presieduta da Laura Rogora si aprirà dunque con un minuto di silenzio come richiesto dalla Lega (ma altri gruppi sarebbero intenzionati a fare anche propria questa istanza). Non è previsto un dibattito, ma è possibile che qualcuno fra gli eletti possa sfruttare gli interventi liberi (di recente “spostati” all’inizio della seduta) per prendere posizione su quanto accaduto negli Stati Uniti.