Riprende il botta e risposta tra il Comitato Salviamo gli Alberi di Gallarate e l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Andrea Cassani sul nuovo Palazzetto dello sport di Moriggia. Questo pomeriggio, davanti all’ufficio anagrafe, una piccola delegazione del Comitato ha tenuto una conferenza stampa per denunciare la mancanza di risposte concrete da parte del Comune alla loro istanza, depositata lo scorso 8 agosto, con cui chiedono l’avvio della procedura di verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).
«Abbiamo presentato un documento di cinque pagine – ha spiegato la portavoce Laura Pastorelli – con cui chiediamo al Comune di attivare uno studio ambientale preliminare. Si tratta di un procedimento lungo, che può avviarsi anche a lavori iniziati, e che riteniamo assolutamente necessario. Non pretendiamo di conoscerne l’esito in anticipo, ma chiediamo con forza che parta. Finora, però, non abbiamo avuto alcuna risposta seria, se non esternazioni ironiche del sindaco sui social, che non possono sostituire un pronunciamento ufficiale».
Il Comitato sottolinea come i lavori siano già partiti: «Solo insistendo ci è stato detto che avremo una risposta entro 15 giorni. È una tempistica che, vista la pausa estiva, possiamo accettare, ma resta il fatto che dal giorno del deposito dell’istanza a oggi, 1° settembre, il Comune ha avuto tutto il tempo di leggere e valutare il documento».
Oltre all’impatto diretto del nuovo palazzetto, i cittadini mettono in evidenza il "cumulo" con il progetto di ampliamento della piscina comunale: «Insieme, le due opere avranno conseguenze sulla viabilità, sulle falde acquifere, sull’inquinamento acustico e atmosferico. Parliamo di due anni di cantieri, di polveri e rumori, a ridosso di una zona umida di grande valore ecologico».
Il nodo, per il Comitato, non è l’impianto sportivo in sé, ma la sua collocazione: «Costruire in un’area così angusta, vicina a un sito naturale di pregio, è una scelta discutibile. Senza contare che la gestione del palazzetto verrà affidata a privati: un ulteriore elemento che ci preoccupa. Mentre si dismettono ospedali pubblici, si investe in strutture sportive che non tutti possono permettersi di frequentare».
La critica si allarga al metodo di confronto con l’amministrazione. «Non chiediamo necessariamente una risposta positiva – ha aggiunto Pastorelli – ma una risposta seria, motivata e fondata. Il confronto civile non può essere deriso né trasformato in conflitto. La sensibilità ambientale non appartiene a un solo schieramento politico: riguarda la salute e il benessere di tutti i cittadini. Per questo ci rivolgiamo a tutti i consiglieri comunali, affinché ascoltino la nostra voce e dicano come intendono valutare la questione».
E la conclusione è un monito: «Siamo molto preoccupati. Non si può ridurre una questione ambientale di questa portata a battute di basso livello. Gallarate ha il dovere di affrontare con serietà le scelte che incidono sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini».