Ci sono luoghi che segnano l'inizio di una storia. Per Beatrice Cassarà, diciannovenne astro nascente della pallanuoto italiana, quel luogo è la piscina Manara. Un legame profondo con la sua città, punto di partenza di un viaggio che l'ha portata a firmare per l'Orizzonte Catania (LEGGI QUI), il club più titolato d'Italia e d'Europa, un'autentica istituzione di questo sport.
L'abbiamo incontrata proprio davanti a quel cancello, dove tutto è cominciato. «Io sono cresciuta qui, la mia amata piscina di Busto Arsizio», racconta Beatrice con emozione, lo sguardo rivolto all'impianto che ha visto nascere la sua passione. «Ero molto piccolina, avevo 6-7 anni. È stato subito il mio primo amore, un luogo in cui mi sono ambientata subito e mi sono divertita tantissimo».
Da quelle prime bracciate a Busto, giocando con i maschi fino all'Under 11, è iniziata una scalata inarrestabile. Prima il passaggio a Varese, poi a Como, fino a quando la pandemia ha imposto uno stop forzato. La ripartenza l'ha vista protagonista in A2 a Treviglio, ma è con il Plebiscito Padova in A1 che Beatrice è esplosa, diventando in quattro anni una delle giocatrici più forti e promettenti del panorama nazionale anche grazie agli insegnamenti del suo tecnico Stefano Posterivo.
Un talento che non è passato inosservato, tanto da portarla a vestire la calottina azzurra. La prima convocazione con la nazionale maggiore è arrivata nel corso della ormai scorsa stagione; dopo il quarto posto ai Mondiali Under 20 (LEGGI QUI) e il di poco precedente titolo di campionessa d'Italia Juniores (LEGGI QUI), per lei si sono spalancate le porte della squadra dei sogni: l'Orizzonte Catania, reduce da sei scudetti consecutivi e guidata da una leggenda come Martina Miceli, oro olimpico ad Atene 2004.
Il futuro ora si chiama Sicilia, un salto professionale e di vita, lontana da mamma Francesca e papà Andrea, che Beatrice affronta con la maturità di una veterana, oltre che con il suo inconfondibile contagioso sorriso. «Cambierà praticamente tutto - ammette -Prima ero a due o tre ore da casa, ora sono dall'altra parte dell'Italia. Vedrò meno la mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto in tutto. Sarà più difficile, ma dal punto di vista sportivo è una sfida che mi stimola. Ho paura di fare degli errori, di sbagliare, ma so che con questo team avrò la possibilità di imparare e di rimediare».
L'ambizione, del resto, non le è mai mancata. Il sogno più grande resta quello di vestire in pianta stabile la calottina del Setterosa della nazionale maggiore e di partecipare alle Olimpiadi, magari "già" quelle di Los Angeles 2028. Un traguardo che oggi sembra più vicino, ma che richiede ancora più sacrifici. «Manca poco, ma quel poco sarà durissimo - afferma con determinazione - Devo giocarmi in questi pochi anni il tutto per tutto per riuscire ad arrivarci. Spero di dimostrare la mia crescita e di guadagnarmi la fiducia del CT».
Il ritiro con la nuova squadra inizierà il 2 settembre, mentre il campionato prenderà il via a ottobre. Per Beatrice Cassarà, la ragazza partita dalla piscina di Busto, si apre un nuovo, entusiasmante capitolo. La conquista del Gotha della pallanuoto è appena iniziata.