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Politica | 28 agosto 2025, 15:27

Suicidio nel carcere di Busto, Astuti (Pd): «Emergenza nazionale, serve risposta strutturale da Governo»

«Una strage silenziosa nelle carceri italiane» incalza Astuti dopo il suicidio nel carcere di Busto. «Oltre 400 detenuti in una struttura pensata per 240: situazione fuori controllo»

Suicidio nel carcere di Busto, Astuti (Pd): «Emergenza nazionale, serve risposta strutturale da Governo»

Il suicidio avvenuto ieri nel carcere di Busto Arsizio, dove un detenuto di 61 anni si è tolto la vita nonostante il tempestivo intervento della Polizia penitenziaria e dei sanitari, rappresenta l’ennesimo drammatico segnale di una strage silenziosa che da anni si consuma all’interno degli istituti penitenziari italiani”, lo sottolinea il consigliere regionale del Partito Democratico e componente della Commissioni Carceri Samuele Astuti

“Si tratta di una tragedia che non può più essere considerata un fatto isolato, ma che deve interrogare profondamente la coscienza civile e politica del nostro Paese - spiega il consigliere dem -. La situazione del carcere di Busto Arsizio è emblematica. La struttura è stata progettata per ospitare 240 detenuti. Oggi, invece, vi si trovano recluse oltre 400 persone, costrette a vivere in condizioni di sovraffollamento intollerabili, che aggravano ulteriormente la già grave carenza di personale e rendono impossibile garantire sicurezza e dignità”.

“Questa condizione non riguarda solo Busto Arsizio - continua Astuti -, ma l’intero sistema penitenziario nazionale. L’ultimo rapporto di Antigone evidenzia come al 30 giugno 2025 in Italia fossero presenti 62.728 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 51.280 posti. L’affollamento medio ha così raggiunto il 134,3 per cento, il carcere di Busto arriva quasi al 200%. Numeri che parlano da soli e che ci raccontano di una situazione ormai fuori controllo”.

“Come componente della Commissione Carceri, non posso che sottolineare come il tema non possa più essere affrontato con soluzioni parziali o misure emergenziali - afferma il consigliere -. È indispensabile un impegno comune, che coinvolga tutte le forze politiche, perché siamo di fronte a un’emergenza nazionale che mette in gioco i principi fondamentali di umanità e di civiltà del nostro Paese. È necessario che il Governo si assuma le proprie responsabilità, guidando una risposta strutturale e di sistema, capace di coniugare sicurezza, rispetto dei diritti e percorsi concreti di reinserimento sociale. La vita di ogni persona, anche di chi si trova ristretto in carcere, resta un valore inviolabile”, conclude.

Redazione

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