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Valle Olona | 27 agosto 2025, 08:17

Castellanza, Giani: «Anche il Comune subisce l'effetto dei rincari. Ma cerchiamo di pesare il meno possibile sulla cittadinanza pur mantenendo tutti i servizi necessari»

L’assessore al bilancio della giunta Borroni ha voluto porre l’attenzione alle difficoltà a cui si deve far fronte nella stesura del bilancio. La particolarità della città: «Le altre si svuotano di giorno, da noi avviene l'opposto»

Castellanza, Giani: «Anche il Comune subisce l'effetto dei rincari. Ma cerchiamo di pesare il meno possibile sulla cittadinanza pur mantenendo tutti i servizi necessari»

Accanto ai molti volti nuovi che fanno parte della giunta a cui Cristina Borroni ha voluto dare la propria fiducia dopo le elezioni dello scorso maggio A Castellanza, figurano anche delle riconferme, che anche durante lo scorso mandato hanno fatto parte del gruppo e degli assessori di Partecipiamo; di quest’ultima categoria fa parte Maria Luisa Giani, che da tempo si occupa del Bilancio, dei Tributi, delle Partecipate e degli Affari Generali.

Quali sono le difficoltà e le criticità legate alla gestione del bilancio di una città come Castellanza?

«La situazione negli anni è molto cambiata; se in passato, infatti, lo stato contribuiva alle finanze comunali in maniera importante, oggi le somme che ci vengono date sono quasi solo simboliche, principalmente piccole percentuali dei costi che sosteniamo in determinati settori, come ad esempio il sociale.
Per questo è diventato sempre più fondamentale che i comuni trovino modalità concrete per sostenere le spese, soprattutto quelle relative ai servizi erogati alla cittadinanza; in pratica ormai si deve fare di tutto per cercare di essere quasi completamente finanziariamente autonomi».

Che azioni state mettendo in campo per raggiungere questo risultato?

«Stiamo cercando di fare il massimo per stabilire, ad esempio, l’ammontare delle imposte, per cercare di pesare il meno possibile sulla cittadinanza pur mantenendo tutti i servizi necessari, inoltre stiamo lavorando moltissimo sul cosiddetto “sommerso”, cercando di recuperare una parte sempre maggiore delle tasse non pagate.
Inoltre è ormai diventato fondamentale approfittare di ogni possibile occasione per ottenere finanziamenti, partecipando a più bandi possibili, regionali, statali, di fondazioni, europei e simili; le opzioni disponibili sono molte, e per questo stiamo valutando la possibilità di rivolgerci a realtà specializzate nell’aiutare i comuni a trovare il maggior numero di opzioni possibili».

L’aumento delle difficoltà negli ultimi anni è dovuto solo alla diminuzione dei trasferimenti?

«Non solo, ci si dimentica sempre che anche il comune subisce l’effetto dei rincari come tutti gli altri, è un po’ come se fosse composto da tante aziende diverse, ed è necessario far fronte alle spese di ognuna di loro.
Da parte nostra cerchiamo di razionalizzare le spese il più possibile, ma alla fine gli aumenti dei costi, ad esempio, dell’energia e del gas si fanno sentire anche per l’amministrazione, che deve provvedere non solo all’illuminazione e al riscaldamento del comune, ma anche a quello degli altri edifici pubblici, come le scuole».

Qual è la cosa più importante quando si stende il bilancio?

«Sicuramente tenere tutti i settori in equilibrio, non privilegiandone uno rispetto agli altri e dando a ognuno le risorse necessarie, poiché ciascuno risponde ad un diverso bisogno della città e di chi vi abita.
Se avessi fondi illimitati farei tutto, ma con la realtà con cui ci troviamo ad avere a che fare si deve cercare, lo ripeto, un equilibrio per alzare il meno possibile le imposte, perché tutti gli aspetti della città, tutti i servizi, devono essere considerati, ed ognuno di loro ha un costo».

Castellanza ha qualche criticità particolare?

«La nostra è una città che funziona quasi al contrario delle altre della stessa dimensione; mentre loro si svuotano di giorno, da noi avviene l’esatto opposto.
Da noi il flusso giornaliero in entrata è molto alto, e sul nostro territorio facilmente arriviamo ad avere 17 o 18 mila persone al giorno, a fronte di poco meno di 14 mila abitanti effettivi; anche a queste persone dobbiamo dare dei servizi, il loro passaggio aumenta il consumo delle strade, della segnaletica, la quantità di rifiuti nei cestini pubblici e molto altro ancora.
Sono tutte persone che vivono sì la città, ma non pagano le imposte qui a Castellanza, quindi anche questo è un costo che ricade sulla comunità, e che deve essere gestito al meglio».

Loretta Girola

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