Nel novembre 2005 Alessio ha 14 mesi e si ammala. Leucemia. Alessio viene curato, prima a Monza, poi a Pavia, infine al Bambino Gesù di Roma, seguito in particolare dal prof. Franco Locatelli, direttore di oncoematologia e terapia cellulare e genica del nosocomio, e dalla sua equipe. La patologia si ripresenta più volte; a dieci anni, nel 2014, Alessio muore. Ma nonostante questo la sua presenza invisibile agli occhi si sente forte e da un dramma nasce un bene inarrestabile.
La sua famiglia è riuscita a non fermarsi alla sofferenza e nel 2015 ha dato vita a Un… due… tre…Alessio onlus, un’associazione senza scopo di lucro il cui obiettivo è quello di aiutare, sotto tanti punti di vista (economico, ricreativo, scolastico, in termini di sensibilizzazione e aiuto alla ricerca, acquisto di strumentazione, messa a disposizione di alloggi etc) i bambini oncoematologici e le loro famiglie.
I genitori di Alessio hanno provato per esperienza che cosa significa doversi allontanare dalla propria casa, dover trascorrere molto tempo in ospedale e affrontare la malattia: ora l’associazione allevia le fatiche degli altri per rendere più lievi momenti che di per sé sono già molto complicati.
E lo ha fatto realizzando diversi progetti tra cui La casa del supereroe, alloggi che consentono a chi deve lasciare la propria abitazione per motivi sanitari di avere un’altra casa. Lo ha fa con “Scegli il tuo premio”, un modo per sostenere i piccoli pazienti nelle giornate particolarmente difficili grazie al quale ogni bimbo può scegliere il proprio regalo dell’armadio delle meraviglie. Lo fa creando una vera e propria rete i cui rapporti sostengono, supportano e danno vita ad un’altra grande famiglia perché anche l’amore cura.
«Creare l’associazione – afferma oggi la mamma di Alessio, Sonja Caputo – è stata una cosa naturale, volevamo far nascere qualcosa di bello. L’abbiamo sentito forte in noi. Già il nome che abbiamo voluto dare all’associazione richiama qualcosa di giocoso». «La sofferenza resta – aggiunge – ma la vita ti impone di andare avanti e solo tu puoi decidere che cosa fare della tua esistenza e la forza ce la dà tuttora il nostro Alessio».
Quest’anno l’associazione ha raggiunto un traguardo importante: i primi dieci anni dalla sua fondazione avvenuta nel 2015. La data della sua nascita non è stata scelta a caso: il 21 marzo segna l’inizio della primavera. Dieci anni come quelli che aveva Alessio quando ha lasciato questa terra. «L’emozione di celebrare questi dieci anni di attività – dice Sonja – è stata grande».
Sul sito dell’associazione che ha sede a Castellanza, ma che conta 53 soci sparsi ovunque, si trova il dettaglio dei progetti e dei modi per aiutare: dalle donazioni alle bomboniere solidali all’adesione ad iniziative specifiche come la vendita dei pandori e dei panettoni a Natale.
Nel 2024 in Campidoglio a Roma Sonja Caputo ha ritirato il premio “Energie per Roma” promosso dal Centro europeo di studi culturali “in riconoscimento per il servizio gratuito e disinteressato prestato alla comunità romana, impegno che ha migliorato la vita di molti”.
Per capire il valore dell’opera di questa associazione nata a Castellanza vale la pena guardare il video che Un…due…tre…Alessio ha realizzato per i dieci anni: https://youtu.be/GOsau7W5tks.