La carcassa di una capra nel bosco, altre cinque capre sparite nel nulla. A segnalare la scoperta fatta la mattina di Ferragosto, poco dopo l’alba, è Emanuele Brancher, allevatore e proprietario dell’agriturismo Roccolo di Dumenza.
L’animale trovato morto e cento metri dalla stalla e dalla fattoria apparteneva all’allevatore. «Una capra che era sparita insieme alle altre cinque è ricomparsa dopo due giorni, terrorizzata», aggiunge l’uomo, che prima dell’episodio possedeva una trentina di capre. «Quelle rimaste sono tutte spaventate, non vogliono più muoversi dalla stalla».
Stando alle valutazioni fatte dalle autorità competenti che hanno visionato i resti dell’animale e le ferite riportate, specialmente nella zona del collo, il proprietario della fattoria fa sapere che la capra trovata morta potrebbe essere stata aggredita da un lupo. Non sarebbe la prima volta. «Già l’anno scorso a ottobre avevo ritrovato due capre sbranate. In quel caso era stato prelevato un campione di materiale biologico rinvenuto sulle carcasse». Successivamente arrivò la conferma che ad uccidere era stato un lupo. «Si trattava nello specifico di un esemplare femmina – aggiunge Brancher – che un mese prima aveva predato nei pressi di Indemini».
Il proprietario dell’agriturismo ha avviato l’iter per poter chiedere alla Regione un rimborso per gli animali persi. Come già fatto lo scorso anno. E intanto alla fattoria è partita la conta dei danni. «Con le capre ferme in stalla, la produzione del latte si è praticamente dimezzata – racconta l’uomo – e anche il fatto di nutrirle con il fieno, visto che non sono libere di brucare al pascolo, influisce sulla quantità e qualità del prodotto. Per non parlare del fatto che gli animali che ho perso producevano latte da cinque anni. Si tratta inoltre di animali che partoriscono in media due capretti l’anno. La perdita, in termini economici è di circa duemila euro a capra. Continuare così è difficile – è lo sfogo finale del proprietario dell’agriturismo – Questi episodi penalizzano fortemente il nostro lavoro».