L’estate 2025 di Busto potrebbe essere ricordata come quella della semina. Nulla che possa crescere, fiorire, dare frutto: un po’ su tutto il territorio comunale sono stati piantati i rifiuti più vari. Il fenomeno non è esclusivamente legato ai mesi più caldi ma, come noto, lo svuotamento della città per le vacanze infonde negli incivili una sorta d'intraprendenza stagionale. Quest’anno più che in passato, sull’onda di una crescita dell’abbandono abusivo evidente, dibattuta, stigmatizzata, mai doma.
Uno spaccato della situazione arriva dal parco delle Rimembranze, vicino al cimitero centrale. Lì sono state lasciate, in due diversi punti, taniche contenenti prodotti chimici (se ne era parlato come di un neo, in un contesto complessivamente piacevole e ben tenuto, QUI, abbandoni simili si sono registrati anche in un’altra zona, vedi QUI). Le taniche sono rimaste per settimane nei pressi del camposanto, avvolte da un nastro bianco e rosso via via più sfilacciato e logoro. Un soggiorno, quello dei contenitori, verosimilmente reso lungo dalla natura del loro contenuto, non certo paragonabile a normali cartacce. Ora le taniche sono state raccolte e segnalate con vere e proprie transenne, segno che la loro presenza, lungi dall’essere dimenticata, è nota a chi di dovere e che si provvederà a rimuoverle.
Mentre si attende l’intervento risolutivo, però, gli unni si sono fatti vivi a poca distanza: vicino ai contenitori per i rifiuti tessili (altro classico intramontabile) sono stati scaricati, non proprio al riparo da occhi indiscreti, uno scatolone, un sacco nero, tappetini da bagno, un cesto metallico e, pezzo forte del lotto, un forno elettrico. Quasi una dimostrazione, in pochi metri quadri, del fatto che gli incivili sono rapidi e alacri. Per contenere la loro azione servono, evidentemente, strumenti diversi rispetto a quelli utilizzati finora. O un loro sostanziale potenziamento.