Mercoledì 20 agosto alle 18.30, la basilica di Gallarate ospiterà una Messa in suffragio di don Alberto Dell’Orto, nel quinto anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 20 agosto 2020.
Un prete della gente e della cultura
Don Alberto, scomparso all’età di 80 anni, è ricordato come “il prete della gente e della cultura”. Arrivato a Gallarate nel 1964, era stato una figura centrale nella città: animatore del Centro della Gioventù, insegnante di religione al liceo e soprattutto anima e cuore del Teatro delle Arti.
Convinto che il teatro fosse un veicolo di riflessione e dialogo, portò sul palco vasta cultura e artisti di primo piano come Giorgio Strehler, Dario Fo, don Helder Camara e don Tonino Bello.
Radicato nel quartiere Sciarè
Dal 1999 al 2007 è stato parroco di San Paolo Apostolo in Sciarè, dove incarnato uno stile pastorale di vicinanza e creatività, trasformando la chiesa in spazio di sperimentazione e riflessione, anche con iniziative come “Parola e Mistero” .
Una vita di cultura e comunità
Nato a Giussano il 22 febbraio 1940 e ordinato sacerdote il 27 giugno 1964, don Alberto è rimasto legato a Gallarate per l’intero ministero, dedicando 56 anni al servizio della comunità.
Fondatore dell’Associazione Scuola Aperta (uno dei primi doposcuola ispirati da don Lorenzo Milani), dell’Associazione Centro Culturale Teatro delle Arti e figura attiva nella Caritas e nell’Ufficio Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi, ha incarnato con coerenza il connubio tra cultura e carità.
L’eredità culturale che vive
Le sue iniziative – dal teatro al cineforum, dal festival Filosofarti alle rassegne culturali – sono diventate patrimonio collettivo che continua grazie alla comunità gallaratese.
Un monumento che è memoria viva
Nel febbraio 2025 è stato inaugurato un “totem informativo” davanti al Teatro delle Arti che racconta la sua storia e quella del teatro, un tributo silenzioso ma profondo alla sua eredità.