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Busto Arsizio | 16 agosto 2025, 17:00

A Borsano la fermata del bus è "ostaggio" delle auto

Il sacrestano Angelo Colombo non ci sta e denuncia il parcheggio selvaggio in via delle Ricordanze: «Un problema che va avanti da anni»

Una situazione che va avanti «da anni, anni e anni», un misto di inciviltà, pericolo e frustrazione che ha spinto uno dei volti più noti del quartiere a dire basta. Angelo Colombo, sacrestano della parrocchia di Borsano, ha deciso di denunciare pubblicamente il caos generato dal parcheggio selvaggio in fondo a via delle Ricordanze, proprio in corrispondenza della fermata dell'autobus. Una battaglia condotta a colpi di segnalazioni e, da ultimo, con un video sarcastico ma duro pubblicato sui social.

Il problema, spiega Colombo, è concentrato nel tratto di strada che si imbocca svoltando dall'incrocio tra via 24 Maggio e via delle Ricordanze. «Lì la situazione è complicata visto che quella zona, soprattutto negli orari di punta, è intasata dalle auto - racconta Colombo - anche laddove non potrebbero posteggiare, cioè davanti alla fermata dell'autobus, e in presenza della segnaletica sul manto stradale».

Il risultato è un imbuto pericoloso. Chi svolta in via delle Ricordanze si trova spesso la strada ostruita, con il rischio concreto di incidenti. «Uno si trova a fare la curva e si ritrova davanti le macchine parcheggiate male, oppure il pullman che sta arrivando e si ritrova “schiacciato”», sottolinea Colombo, che confessa di aver rischiato più volte in prima persona. «Ho rischiato io un paio di volte di ritrovarmi in mezzo tra l'autobus, che non sapeva come parcheggiare, e io che non sapevo come muovermi. Mi è toccato fare retromarcia».

Un disagio che non colpisce solo gli automobilisti, ma crea un doppio pericolo per il trasporto pubblico. L'autobus, impossibilitato ad accostare al marciapiede, è costretto a far scendere i passeggeri in mezzo alla strada. Prosegue Colombo: «Lo spazio della fermata è stato lasciato perché il passeggero, scendendo, si ritrovi sul marciapiede, non certo in mezzo alla strada».

Le giustificazioni, secondo il sacrestano, non reggono. Se è vero che le strisce gialle sull'asfalto sono ormai sbiadite – «e il Comune dovrebbe passare a rifarle» – l'ignoranza non è ammessa. «Da chi parcheggia lì non accetto la giustificazione della segnaletica. Il cartello è lì, bello grande, non è difficile vederlo e rendersi conto che non ci si può fermare».

Nel mirino di Colombo finiscono anche i residenti dei vicini condomini, che pur disponendo di parcheggi privati, preferiscono lasciare l'auto in strada. «Avete i vostri spazi? Parcheggiate lì, per favore».

Una situazione che va avanti da troppo tempo e per cui ora si chiede un intervento deciso. «È da un po' che io segnalo anche al Comune e alla Polizia Locale questa cosa, ma non interviene nessuno», conclude amareggiato Colombo, lanciando un avvertimento. «Prima o poi chiamerò i vigli. Così, quando inizieranno a fioccare le multe, magari la gente si renderà conto che forse lì non è il caso di parcheggiare».

Giovanni Ferrario

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