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Gallarate | 31 luglio 2025, 15:19

Piscina di Moriggia, Gnocchi all’attacco: «Otto milioni a carico dei gallaratesi, un affarone per pochi»

Duro intervento del consigliere Massimo Gnocchi (Obiettivo Comune Gallarate): «Mai scritto nel programma che si sarebbe tolto quasi un milione e mezzo da strade e scuole per la piscina. E sulla gestione si parla di una concessione da 3mila euro l’anno. Vigileremo con la massima attenzione sull’iter: no a opere on demand a spese dei cittadini»

Piscina di Moriggia, Gnocchi all’attacco: «Otto milioni a carico dei gallaratesi, un affarone per pochi»

Il project financing per la riqualificazione della piscina di Moriggia continua a infiammare il dibattito politico a Gallarate. A prendere parola, questa volta, è Massimo Gnocchi, consigliere comunale di Obiettivo Comune Gallarate e tra i più critici rispetto al progetto portato avanti dalla giunta Cassani.

Le sue parole non lasciano spazio a interpretazioni: «Un affarone da 8 milioni di euro, tutti a carico della città, e questo non era affatto scritto nel programma elettorale. Come non era previsto che per finanziarlo si sarebbero sottratti ben 1 milione e 378 mila euro alla manutenzione straordinaria di strade, marciapiedi, scuole ed edifici scolastici».

Ma è sul futuro della gestione che Gnocchi alza ulteriormente il tiro: «Dallo studio commissionato dalla maggioranza alla società Kj Project, emerge l’ipotesi che la concessione dell’impianto possa essere affidata per appena 3mila euro all’anno. Ricapitolando: il Comune spende 8 milioni e poi, se andrà così, cede l’impianto praticamente a costo zero. È una cosa incredibile».

Il consigliere ha poi annunciato l’intenzione di tenere alta l’attenzione: «Avverto sin d’ora che Obiettivo Comune Gallarate vigilerà molto attentamente sull’iter di concessione gestionale. Il Comune non dovrebbe realizzare opere “on demand” a spese dei gallaratesi. E men che meno affidarle in gestione a chi si offre di farlo, ma solo attraverso una gara molto trasparente».

Un intervento, quello di Gnocchi, che rilancia la questione sul piano politico. Se da una parte l’amministrazione comunale difende la bontà del partenariato pubblico-privato, considerandolo l’unico strumento concreto per dare vita al palazzetto, dall’altra restano le voci critiche sul costo e sulle effettive ricadute per la collettività. E promettono nuove scintille.

Alice Mometti

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