La comunità di Comerio festeggia oggi i 104 anni di Ernesta Bianchi, classe 1921, memoria vivente di un tempo che sembra lontanissimo, eppure ancora vivo e presente nei suoi racconti e ricordi.
Ernesta vive con la nipote Sabrina e nel giorno del suo compleanno ripercorre la sua infanzia fatta di lavoro e piccole cose. «Naum à laurà a pè, cui zocur de legn - racconta – si andava a lavorare a piedi con le zoccole di legno».
Aveva appena 11 o 12 anni quando cominciò a lavorare. «Se andava bene, a quell’età eri già sotto padrone - e ricorda poi un inverno particolarmente rigido. ’Na volta al fiucava, e per arrivare al lavoro alle 6 del mattino bisognava attraversare i sentieri nei campi, lì dove adesso han costruito un mucchio di case. Quel giorno la neve era così alta che le zoccole rimasero incastrate tra la neve alta, non c'era tempo per cercarle, le ritrovai solo sulla strada del ritorno alla sera, tüt al dì cui pè masarà».
Nonostante le fatiche e i sacrifici, Ernesta ricorda anche i piccoli momenti di gioia. «Qualche volta alla domenica si andava a Laveno a mangià el gelato coi vint ghei, ma mì anavi in giostra - racconta, ricordando quei tempi poveri ma felici. Non avevamo niente, ma era un niente che bastava e ci rendeva felici».
E se le si chiede qual è il segreto per arrivare a 104 anni, lei con semplicità risponde: «Non so ancora come ho fatto ad arrivare a questa età, sarà stata la vita di sacrifici e privazioni che prima o poi fortifica lo spirito…». Poi, ridendo, alza la mano e dice: «Son 4… e ne manca ancora uno per fare 5!».
Non resta quindi che fare tanti auguri ad Ernesta, nonna del Quartè dul Matell!
