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Territorio | 24 luglio 2025, 17:11

Il prevosto di Sesto dopo il "blitz" di protesta alla Leonardo: «Se sono discutibili forma e metodo, ciò che accade a Gaza è disumano e inaccettabile»

Don Luciano Andriolo: «Solo una opinione pubblica più coraggiosa e condivisa può arginare una modalità antistorica di affrontare le tensioni e i conflitti in atto, che spesso lo sappiamo bene nascondono interessi economici enormi, dei quali a pagare il prezzo più alto sono le popolazioni civili e soprattutto i poveri»

Don Luciano Andriolo, prevosto di Sesto Calende

Don Luciano Andriolo, prevosto di Sesto Calende

Sull'azione di protesta di ieri a Sesto Calende,  con alcune attiviste salite sul tetto dell'ingresso dello stabilimento di Leonardo per scrivere "Produce genocidio" sul cartello recante il nome aziendale e posizionare la bandiera "Palestina libera", interviene don Luciano Andriolo, prevosto di Sesto.

Ecco il suo intervento.

Se può essere discutibile la forma e il metodo con cui i si è espressa questa dimostrazione di protesta, resta il fatto che ciò che sta accadendo a Gaza, come tante volte Papa Francesco aveva denunciato e ora anche Papa Leone, è qualcosa di assolutamente disumano e inaccettabile, che va contro i diritti umani più elementari.
 
Solo una opinione pubblica più coraggiosa e condivisa può arginare una modalità antistorica di affrontare le tensioni e i conflitti in atto, che spesso lo sappiamo bene nascondono interessi economici enormi, dei quali a pagare il prezzo più alto sono le popolazioni civili e soprattutto i poveri. 

Una autentica coscienza cristiana non può tacere e non può non prendere una posizione per la quale non è sufficiente parlare di pace senza considerare che non ci sarà mai pace senza giustizia. E la giustizia, per definizione, non può che essere per tutti. Tanto più ad esistere come persone e come popoli.
Don Luciano Andriolo, prevosto di Sesto Calende

Redazione

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