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Politica | 22 luglio 2025, 15:40

Assestamento al bilancio regionale, minoranze all’attacco: «Serve programmazione, non mance»

Critiche le opposizioni di Palazzo Pirelli, che contestano la decisione di affidare a ogni consigliere di maggioranza alcune centinaia di migliaia di euro per realizzare opere sui territori: «15 milioni distribuiti in modo totalmente discrezionale». «Una pratica che continueremo a combattere», protesta Samuele Astuti

Assestamento al bilancio regionale, minoranze all’attacco: «Serve programmazione, non mance»

«117 comuni beneficeranno di interventi piccola taglia, meno del 10 per cento del totale. Una piccola prebenda che non cambia nulla nel contesto complessivo di sviluppo». Sono critiche le opposizioni di Palazzo Pirelli, che contestano la decisione di affidare a ogni consigliere di maggioranza, nell’ambito dell’assestamento al bilancio regionale, alcune centinaia di migliaia di euro per realizzare piccole opere sui territori.
Per il consigliere varesino del Pd Samuele Astuti si tratta di «una pratica comune alla quale non ci arrendiamo e che continueremo a combattere».
Ma le minoranze contestano anche i contenti del provvedimento, in discussione da oggi, lamentando gravi lacune. E presentando oltre 8mila emendamenti.

«15 milioni di euro distribuiti in modo totalmente discrezionale»

In una conferenza stampa congiunta dei capigruppo di opposizione, Pierfrancesco Majorino evidenzia in negativo la mancanza di risorse «rispetto agli impegni presi per il recupero delle case vuote dell’Aler e al fondo sulla sicurezza sul lavoro».
Il capogruppo dem si dice «deluso» anche per via del fatto che «non vengono trattati aspetti nodali che riguardano la vita e lo sviluppo dei territori. Solo il 4 per cento delle case di comunità è operativo, il Centro unico di prenotazione non si realizzerà nell’ambito di questa legislatura e non c’è nessun intervento programmatorio adeguato per affrontare grandi temi, ad esempio in campo infrastrutturale».

E «mentre accade tutto questo – denuncia Majorino – c’è una frammentazione figlia di quella che avevamo definito “legge mancia” nella precedente legislatura. Anziché interventi infrastrutturali e di sviluppo, si danno mance in giro».
Sostanzialmente, i consiglieri di maggioranza hanno a disposizione alcune centinaia di migliaia di euro destinati a opere da realizzare nei prossimi tre anni nei Comuni prescelti. «Oltre 15 milioni di euro distribuiti in modo totalmente discrezionale», protestano le opposizioni, lamentando la mancanza di un’adeguata programmazione.
«117 comuni beneficeranno di interventi di piccola taglia, meno del 10 per cento dei 1.500 comuni lombardi – aggiunge il consigliere dem Pietro Bussolati –. Una piccola prebenda che non cambia nulla nel contesto complessivo di sviluppo. Una pratica che contrastiamo con molta forza».

Le critiche di Astuti

«Una pratica comune alla quale non ci arrendiamo e che continueremo a combattere». Così Samuele Astuti “boccia” la distribuzione di risorse affidata a consiglieri di maggioranza.
«Un’operazione utile nel breve termine a qualcuno di voi – ha poi detto in aula rivolgendosi ai colleghi del centrodestra –. Ma i cittadini si attendono risposte su sanità, trasporti, casa, sviluppo economico. Invece siete stati solo capaci di distribuire mancette».

Il consigliere del Pd ha poi illustrato alcuni emendamenti e ordini del giorno da lui presentati relativi a cure palliative, contrasto del gioco d’azzardo e dell’abuso di alcol, potenziamento del collegamento pubblico tra la provincia di Varese e l’aeroporto di Malpensa ma anche tra la città di Varese e Milano, rifinanziamento del bando relativo al dissesto idrogeologico.
«La maggioranza era presa dalle sue mancette elettorali, ma nessuno ha pensato a dare risposta alle promesse fatte», ha attaccato Astuti.

La bocciatura dell’opposizione

Oltre ottomila gli emendamenti presentati complessivamente. La maratona in assise proseguirà anche domani e giovedì.  «Chiediamo un cospicuo finanziamento sulla vita indipendente e di aumentare le risorse per l’assistenza domiciliare integrata», afferma Lisa Noja (Italia Viva).
 «La critica ferma non è solo la nostra – dice Michela Palestra (Patto Civico) - ma è nei giudizi espressi da Cal e Corte dei Conti. C’è un tema di trasparenza sulla “legge mancia” ed eventuali residui. Si devono seguire criteri oggettivi».

Nicola Di Marco fa sapere che il Movimento 5 Stelle ha presentato oltre mille emendamenti e ordini del giorno, dedicati in particolare a sanità, genitori separati, sterilizzazione degli aumenti legati agli indici Istat per i pendolari: «C’è la necessità di invertire la rotta».
Onorio Rosati (Alleanza Verdi Sinistra) parla di «un bilancio scialbo, privo di ambizione e un’occasione persa. L’entrata in vigore dei dazi richiederebbe una risposta che manca. E non ci sono risorse adeguate per interventi strutturali per mitigare i cambiamenti climatici».

Riccardo Canetta

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