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Politica | 18 luglio 2025, 10:59

Cattaneo: «L’Europa si chiude a Bruxelles, proposta Ue sbagliata e centralista»

Il sottosegretario lombardo critica la bozza del Bilancio Pluriennale 2028-2034: «Indebolisce le Regioni e taglia i fondi»

Cattaneo: «L’Europa si chiude a Bruxelles, proposta Ue sbagliata e centralista»

Perplessità sulla bozza di Bilancio Pluriennale Ue che accorpa i fondi della Coesione e dell’agricoltura in un unico piano nazionale-regionale e comporta, nei fatti, una perdita del ruolo propositivo delle Regioni è stata espressa da Raffaele Cattaneo, Sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega alle Relazioni Internazionali ed Europee.

“La proposta della Commissione Europea sul Quadro Finanziario Pluriennale 2028-2034 - sostiene - va nella direzione sbagliata: ricentralizza le risorse e indebolisce il ruolo delle Regioni e degli enti locali. Un’Europa che si chiude a Bruxelles, invece di dialogare con i territori, non è l’Europa di cui abbiamo bisogno”.

“Nonostante molti aspetti della proposta siano ancora poco chiari - prosegue Cattaneo - emergono già elementi preoccupanti. I fondi per le politiche di coesione passerebbero da oltre il 30% al 22% (circa 450 miliardi), mentre quelli per la PAC scenderebbero anch’essi da circa il 30% al 15% (circa 300 miliardi), su un bilancio complessivo di circa 2.000 miliardi”.

“Per la Lombardia - sottolinea - questo potrebbe tradursi in una riduzione significativa dei fondi europei: rispetto agli attuali 3,5 miliardi di euro, potremmo perdere fino a un miliardo nel prossimo ciclo 2028-2034. Un colpo duro agli investimenti per lo sviluppo, la competitività e la coesione sociale sul nostro territorio.”

Particolarmente critica anche la decisione di accorpare i fondi della coesione e dell’agricoltura in un unico piano nazionale-regionale: “Questo significa accentrare le decisioni a livello statale. È una scelta che contrasta apertamente con le battaglie che le Regioni hanno condotto in questi anni e che, purtroppo, questa proposta dimostra di ignorare”.

“Il documento presentato sembra aver scontentato tutti. Il negoziato che si apre ora durerà circa due anni. Come Regione Lombardia, insieme alle altre Regioni, ci faremo sentire per chiedere modifiche sostanziali. Questa proposta, così com’è, non può essere accettata”.

c. s.

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