/ Economia

Economia | 14 luglio 2025, 13:15

Dazi americani al 30%. Coldiretti fa i conti: «Colpo da oltre 350 milioni per cibo e bevande della Lombardia»

Con il dazio al 30%, le tariffe aggiuntive per alcuni prodotti simbolo del Made in Italy arriverebbero al 45% per i formaggi, al 35% per i vini, al 42% per il pomodoro trasformato, al 36% per la pasta farcita e al 42% per marmellate e confetture omogeneizzate, secondo una proiezione dell'associazione

Dazi americani al 30%. Coldiretti fa i conti: «Colpo da oltre 350 milioni per cibo e bevande della Lombardia»

L’introduzione di dazi USA al 30% sui prodotti europei potrebbe costare all’agroalimentare lombardo oltre 350 milioni di euro. È quanto stima Coldiretti Lombardia in merito al nuovo annuncio del presidente americano Donald Trump, nel sottolineare che per l’agroalimentare lombardo gli Stati Uniti rappresentano il primo partner extra UE.

L’impatto in termini di prezzi maggiorati per i consumatori americani – spiega Coldiretti – si tradurrebbe in ricadute anche sulle aziende italiane. La diminuzione dei consumi – continua Coldiretti – porterebbe inevitabilmente a prodotto invenduto per le imprese tricolori, costringendole a dover cercare nuovi mercati. Il tutto senza dimenticare il pericolo falsi, con gli Stati Uniti primo produttore mondiale di falso cibo Made in Italy.

Al danno immediato in termini di un probabile calo delle esportazioni andrebbe ad aggiungersi quello causato dalla mancata crescita, con l’agroalimentare lombardo che negli USA lo scorso anno ha raggiunto un valore dell’export di circa 1,2 miliardi di euro con un aumento del 18% rispetto al 2023, secondo l’analisi di Coldiretti Lombardia su dati Istat.

A livello nazionale i dazi al 30% annunciati dal presidente Trump potrebbero costare alle famiglie statunitensi e all’agroalimentare italiano oltre 2,3 miliardi di euro, secondo una stima Coldiretti. A pesare – precisa la Coldiretti nazionale – è anche il fatto che le nuove tariffe aggiuntive andrebbero a sommarsi a quelle già esistenti, penalizzando in particolar modo alcune filiere cardine, a partire da quelle già sottoposte a dazio. Con il dazio al 30%, le tariffe aggiuntive per alcuni prodotti simbolo del Made in Italy arriverebbero al 45% per i formaggi, al 35% per i vini, al 42% per il pomodoro trasformato, al 36% per la pasta farcita e al 42% per marmellate e confetture omogeneizzate, secondo una proiezione Coldiretti.

«Imporre dazi al 30% sui prodotti agroalimentari italiani ed europei – afferma Gianfranco Comincioli, presidente di Coldiretti Lombardia – sarebbe un colpo durissimo sia alle nostre imprese agricole, che ogni giorno lavorano per assicurare produzioni di qualità e distintività, sia per i consumatori americani. Occorre trovare un accordo e porre fine all’incertezza, anche perché non si può chiedere all’Europa maggiore responsabilità strategica e poi penalizzarla economicamente sul commercio: la presidente Ursula Von der Leyen deve spendersi per una soluzione vera. Ci auguriamo che la discussione torni sul terreno del buon senso e dell’equilibrio tra alleati».

C.S.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore