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Gallarate | 12 giugno 2025, 12:46

Centro prelievi di Cajello ancora chiuso, Simeoni all’attacco: «Disservizio inaccettabile per anziani e fragili»

«Nel 2025 non si può parlare di problemi di rete: anche nel terzo mondo arrivano i dati. Si dica la verità ai cittadini», ha tuonato l’esponente di Forza Italia durante il Consiglio comunale. Il sindaco Cassani rassicura: «Problema tecnico, possibile riapertura la prossima settimana»

Centro prelievi di Cajello ancora chiuso, Simeoni all’attacco: «Disservizio inaccettabile per anziani e fragili»

È stato uno dei passaggi più accesi dell’ultimo Consiglio comunale l’intervento della consigliera di Forza Italia Belinda Simeoni, che ha denunciato con toni decisi la persistente chiusura del centro prelievi decentrato di via Maroncelli, nel rione di Cajello. Un servizio fondamentale, soprattutto per la popolazione anziana e fragile del quartiere, fermo da oltre due mesi a causa – si legge nelle comunicazioni ufficiali – di «problemi tecnici» legati alla linea dati per i pagamenti tramite Pos e alla trasmissione delle informazioni con Asst Valle Olona.

Una motivazione che Simeoni non ha esitato a definire «inaccettabile» in un’epoca super digitalizzata. «Quale annoso e così complicato inghippo tecnico può creare un fermo del servizio da oltre due mesi?», ha detto in aula. «Nel 2025 non è accettabile sentirsi rispondere che c'è un problema di linea o rete. Con tutto il rispetto, anche nel terzo mondo arrivano reti e linea dati di ogni genere».

La consigliera, rivolgendosi direttamente al sindaco Andrea Cassani, ha chiesto di fare chiarezza e soprattutto di attivarsi immediatamente per riaprire il servizio: «Se non è sua intenzione chiudere il centro, faccia il possibile affinché riapra subito». E ha preannunciato il deposito di una interrogazione per accertare cause e responsabilità della sospensione.

A rendere ancora più cocente la polemica, secondo Simeoni, è la scarsa trasparenza nella comunicazione: «È ancor più grave raccontare certe sciocchezze, soprattutto alla fascia di età più anziana della nostra città».

Il centro prelievi di Cajello, nato grazie all’iniziativa dell’associazione anziani del quartiere con il supporto di ATS, 3SG e del Comune, è stato per anni un esempio virtuoso di sanità di prossimità. Simeoni ha ricordato come l’apertura risalga al 2005, consolidandosi nel 2007, e come nel 2011 si riuscì a scongiurarne la chiusura grazie all’evidente valore del servizio per la comunità. Dopo il Covid, però, l’associazione ha progressivamente lasciato la gestione a 3SG e ASST.

«Sarebbe davvero una sconfitta per questa amministrazione perdere un servizio territoriale così importante», ha concluso la consigliera. «Per un’amministrazione che sta mettendo a terra decine di milioni di euro in scuole, palazzetti, piscine e infrastrutture, non può e non deve essere accettabile che un problema tecnico blocchi tutto questo».

Intanto, dal fronte del sindaco Cassani, arrivano rassicurazioni: durante la consueta diretta “Caffè Scorretto” su Instagram, il primo cittadino ha confermato che il problema riguarda «la linea dati e, a quanto pare, anche il gestionale utilizzato da ASST». Ha aggiunto che si sta valutando il cambio di operatore e la possibilità di dotare il centro di un POS mobile compatibile con il sistema ASST. «Mi auguro che questa settimana possa essere risolto tutto e che la prossima si possa finalmente riaprire il centro prelievi», ha dichiarato.

I cittadini di Cajello, intanto, restano in attesa. Con pazienza, ma anche con crescente esasperazione.

Alice Mometti

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