Una folla silenziosa, abbracci, profondo dolore e un grande applauso finale. Si sono svolti oggi, pochi istanti dopo le 15 nella chiesa dei santi Agostino e Monica di Casciago, i funerali di Leonardo Puggioni, il motociclista di 55 anni deceduto lo scorso 29 maggio dopo essersi scontrato con un'auto mentre viaggiava in sella alla sua moto in via Manzoni, sulle strade di Morosolo.
La parrocchia del paese a due passi da Varese era stracolma: in tanti, tantissimi, hanno voluto salutare per l'ultima volta "Leo" e il suo cuore grande, che ha sempre battuto per la famiglia - per la moglie e i tre figli - per l'amicizia, per la solidarietà. E per a passione per la musica, portata avanti insieme alla band dei Decanter, di cui era una colonna. Valori che tutti gli riconoscono e che oggi piangono per un destino tragico che lo ha portato via troppo presto.
A celebrare la funzione il parroco di Casciago, don Emilio Rimoldi. A lui il difficile compito di trovare le parole in un momento segnato dal dolore. «Dobbiamo avere la forza in questi momenti difficili di non chiedere risposte per i nostri perché - ha detto il parroco durante l'omelia - Dobbiamo fidarci di Gesù Cristo, che ci prende per mano e ci conduce verso la vita eterna. Dobbiamo fidarci di questo Dio che ci dice "il mio amore non ti abbandonerà". E tutto quell'amore che Leonardo ha vissuto e testimoniato rimane, perché è già vita eterna. Ed è in questo che oggi dobbiamo trovare la consolazione: sentire tutto il suo amore, la sua presenza. La luce di Leonardo con il suo calore riscalderà ancora il nostro cuore e con la sua luminosità guiderà i nostri passi».
Profondamente toccante il messaggio letto a conclusione della cerimonia. Parole dettate dal cuore di una figlia che hanno commosso i presenti, uniti in un lungo fragoroso applauso finale. «Papà, non riesco a immaginare una vita senza te, che suoni il basso dopo essere tornato dal lavoro, che mi aiuti a fare i compiti di matematica fino a mezzanotte anche se la mattina dopo ti devi alzare alla cinque per andare a lavorare - le emozionanti e delicate parole della figlia - Per mei sei stato un migliore amico, un padre fantastico, e non dimenticherò mai con quanta emozione ti aspettavo quando tornavi dal lavoro. Mercoledì ho giocato una partita di pallavolo e abbiamo fatto un minuto di silenzio per te. Hanno detto che ho giocato bene e sono felice che tu da lassù mi hai potuto vedere. So che questo mio amore per te non svanirà mai».