Quando il parroco, don Claudio Caregnato, ha iniziato il suo discorso ricordando che il 5 febbraio del 1950, 75 anni fa, il cinema teatro Lux ha iniziato la sua avventura, dalla platea è scattato, immediato, l’applauso. Ha festeggiato così il suo compleanno, la sala parrocchiale di Sacconago, tra gli applausi degli amici che la hanno gremita ancora una volta. «Occorre dire grazie – ha sottolineato don Claudio - ai collaboratori, ai volontari che si sono passati il testimone in questo tempo. Qui si sono incontrate tante persone, persone che si sono sedute fianco a fianco, che si sono riconosciute, che si sono appassionate a quello che succedeva sul palco e sullo schermo. Perché, in fondo, tutti abbiamo bisogno di storie. E di metterci in relazione».
Prima a battere le mani, l’assessore alla Cultura Manuela Maffioli. L’esponente della Giunta ha ricordato il valore del Lux nella storia della città, del rione e delle persone: «I teatri definiscono un perimetro in cui incontrarsi e crescere. Cerchiamo di portare la cultura ovunque ma c’è bisogno di questi contenitori. Per Busto è un vanto potere contare su otto sale teatrali, sei delle quali parrocchiali. Luoghi in cui, fra l'altro, si esercita il volontariato, anche da parte dei ragazzi. Tanti auguri e lunga vita al Lux».
Degno dell’occasione lo spettacolo "Dal Fronte al Palco – Una Felice Avventura", racconto su Felice Musazzi. Una pièce che torna alla persona dietro la maschera, all’esperienza umana, anche dura, prima del palcoscenico o lontano dai riflettori. Lui, Musazzi, che recitò al Lux e nella sala di Sacconago provò alcuni delle sue messe in scena. Storie di cortile e di parrocchia, di umanità varia che si incontra, si mette in relazione, magari si fa una risata, riflette. Storie di teatro, storie da Lux. Ricorrenti, grazie a chi anima la sala e la frequenta. Come ripetuto nel corto che ha aperto la serata: «Il Lux vive perché esistono i suoi spettatori».