A poco più di una settimana dal voto anche la lista Castellanza nel Cuore ha presentato alla cittadinanza, sabato 17 maggio all’interno della Sala Conferenze della biblioteca civica, il suo programma, che ha come obiettivo primario quello di promuovere l’ascolto e la partecipazione attiva dei cittadini ai problemi della città.
«Siamo nati come associazione – ha spiegato il candidato Romeo (Mino) Caputo – e abbiamo poi deciso di fare un salto di qualità, impegnandoci direttamente nella costruzione di una proposta amministrativa per Castellanza.
Questa nostra decisione è stata motivata dalla consapevolezza di dover mettere al centro dell’azione politica la partecipazione da parte dei cittadini, per ricreare qualcosa che negli anni è sempre più venuta a mancare, e quindi intendiamo lavorare per il coinvolgimento dei castellanzesi nella vita della città».
Per farlo il gruppo intende ripristinare le regole di partecipazione istituzionale «a partire – ha proseguito Caputo – dal coinvolgimento attivo delle minoranze, effettuando un confronto costante con le associazioni e potenziando gli strumenti d'informazione, con l’obiettivo di risvegliare il senso di appartenenza ad una comunità e facendo in modo che nessuno venga escluso».
Per quanto riguarda il sostegno agli anziani e il supporto alla disabilità, la proposta di Castellanza nel Cuore prevede di riservare particolare attenzione al sostegno della Rsa “Moroni” e di “Solidarietà Famigliare”, per fare in modo di garantire la continuità dei servizi essenziali che queste due importanti realtà portano avanti ogni giorno sul territorio.
In questo contesto diventa fondamentale, poi, il destino del complesso Ex Camilliani, che nei progetti del candidato potrebbe diventare la nuova collocazione della Rsa cittadina, situata in uno stabile di nuova costruzione all’interno del terreno, affiancata da una serie di servizi che potrebbero trovare casa nell’edificio esistente.
«Anche la Corte del Ciliegio – ha sottolineato il candidato – che attualmente è utilizzata per un servizio gestito dall’ufficio di piano, dovrebbe essere rilanciata per diventare un centro di aggregazione, uno spazio che oggi manca qui in città.
Molte realtà chiedono un luogo dove poter organizzare degli eventi, e credo che la Corte sia perfetta, poiché è strutturata proprio con questo scopo, è un peccato lasciarla a porte chiuse per ospitare un servizio che è sì molto importante, ma che potrebbe essere svolto altrove».
Un altro punto affrontato dal programma di Castellanza nel Cuore è la situazione della riduzione del traffico sul territorio, tramite anche la realizzazione di «un tram-treno – ha auspicato Mino Caputo – un vagone automatico senza manovratore che potrebbe collegare la vecchia e la nuova stazione, magari coinvolgendo anche le Ferrovie Nord grazie ad una serie di nuovi accordi.
Inoltre il mio sogno sarebbe quello di attivare un tavolo di confronto, coinvolgendo tutti i comuni della Valle e gli enti preposti, con Metropolitane Milanesi; oggi la Metro arriva a Rho, ma pensiamo che sarebbe una cosa stupenda se potesse raggiungere anche il basso varesotto.
Noi ci siamo posti un po’ questo obiettivo, sappiamo che anche nel caso avessimo riscontri positivi ci vorrebbero anni per realizzarlo, ma ci piacerebbe fare in modo che si incominci a discutere e valutare un’ipotesi di questo tipo, che farebbe moltissimo per ridurre l’impatto viabilistico sul territorio».