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Politica | 18 maggio 2025, 13:15

Elezioni Castellanza, Pagani: «Il nostro programma ha alla base l’attenzione alla persona»

Il candidato della lista SìAmo Castellanza ha voluto fare il punto sull’ambiziosa proposta che il suo gruppo propone alla città, partendo dalla necessità di rafforzare la rete a sostegno delle vecchie e nuove fragilità

Elezioni Castellanza, Pagani: «Il nostro programma ha alla base l’attenzione alla persona»

«Il nostro è un programma ambizioso che ha alla base l’attenzione alla persona»; queste le parole con cui Paolo Pagani, candidato della lista SìAmo Castellanza, introduce il progetto che il suo gruppo intende portare avanti per il futuro della città, non focalizzandosi solo sui problemi immediati, ma affrontandoli nell’ambito di una visione a lungo termine.

«La decisione di mettere al centro le persone di Castellanza e i loro bisogni – spiega Pagani – ha fatto sì che ci concentrassimo in primo luogo sulle vulnerabilità che emergono all’interno di una comunità come la nostra, anche a causa del fatto che molti comportamenti sono cambiati in questi ultimi anni.
Ciò ha inevitabilmente portato alla nascita di nuove vulnerabilità, in particolar modo per quanto riguarda i giovani».

Ed è per questo che SìAmo Castellanza ha inserito all’interno del proprio programma alcuni punti fermi, come il «consolidamento delle realtà che già operano in maniera efficace in città – prosegue il candidato – che intendiamo supportare al meglio delle nostre possibilità, e a cui intendiamo affiancare misure che favoriscano la nascita di nuovi soggetti che possano agire in qualità di agenzie educative sul territorio.
In particolare vorremmo porre una grande attenzione al mondo dello sport, che da sempre rappresenta un luogo dove i nostri ragazzi possono socializzare in modo sano e apprendere una serie di preziosissimi valori che sono fondamentali anche nella vita di ogni giorno».

Ma la lista di Pagani non dimentica chi, ogni giorno, si spende per la città: «Sappiamo bene che sul nostro territorio esistono già realtà che quotidianamente lavorano con i ragazzi e con le altre fragilità che ci sono all’interno della comunità, ma sappiamo altrettanto bene che, come tutto il mondo del volontariato, si trovano in difficoltà a causa del fatto che sempre meno persone decidono di spendere il proprio tempo per gli altri.
In questo contesto, dunque, diventa fondamentale intervenire per supportarle e permettere loro di tornare ad essere un punto di riferimento sia a livello sociale che culturale, lavorando sul tessuto sociale della città per farlo rinascere e rifiorire in ogni suo aspetto».

Per lavorare sul tessuto sociale cittadino, e sul futuro della città, è però necessario agire affinché «a Castellanza arrivino nuove risorse, sia come investimenti finanziari che come opportunità di lavoro – sottolinea Paolo Pagani – ed in quest’ottica sono estremamente positivi sia il Mill, sia altri progetti di riqualificazione, sia interventi urbanistici volti a favorire la nascita di nuove unità abitative.
Per quanto riguarda il Mill, però, credo non sia possibile parlarne senza considerare anche altre aree come quella ex Montedison e quella dell’ex Enel, perché l’arrivo del nuovo polo di Confindustria permette di mettere in atto una serie di interventi per poter ripensare tutta la zona.
Queste due aree, infatti, anche se in apparenza sembrano lontane, non sono isole separate, ma devono essere ripensate insieme al Mill per rappresentare un’opportunità di crescita per la città».

In ultimo, poi, non poteva mancare un appello ai castellanzesi, che negli ultimi anni sempre in maggior numero hanno scelto di non recarsi alle urne: «Vorrei invitare tutti i miei concittadini a recarsi a votare la prossima settimana – conclude Pagani – in occasione delle ultime elezioni amministrative la percentuale dei votanti è scesa sempre di più, e questo trend deve essere interrotto.
Credo che parte del motivo sia dovuto al fatto che qui a Castellanza ci sia sempre di più la tendenza di portare il confronto su un piano personale, come ad esempio stanno facendo con me, focalizzandosi non tanto sulle idee che portiamo avanti, ma su una vicenda giudiziaria che ha coinvolto anche altri soggetti, per i quali c’è già stata una completa assoluzione, mentre per me e alcune altre persone la questione non si è ancora chiusa, ma ho difficoltà a credere che l’esito possa essere diverso.
Mi piacerebbe che il confronto tornasse, invece, ad essere incentrato su altro, sui programmi e sulla visione per il futuro della città, e sono certo che questo farebbe in modo che la gente torni a seguire le vicende politiche cittadine, dalle quali si è sempre più allontanata, e ad avere fiducia nell’amministrazione e in chi la rappresenta».

Ipe

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